“Ultimo tango a Parigi”: la confessione shock di Bernardo Bertolucci su Maria Schneider

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“Forse sono stato colpevole per Maria Schneider, ma non potranno condannarmi per questo. L’idea di quella scena è venuta a me e a Marlon Brando mentre stavamo facendo colazione e a un certo punto lui ha cominciato a spalmare del burro su una baguette: subito ci siamo dati un’occhiata complice. Abbiamo deciso di non dire niente a Maria per avere una reazione più realistica”.

A oltre quattro decenni da Ultimo tango a Parigi, film scandalo che procurò a Bernardo Bertolucci una candidatura al premio Oscar come miglior regista, il cineasta rivela questo shockante retroscena relativo alla chiacchieratissima sequenza in cui il protagonista Marlon Brando lubrifica con del burro il fondoschiena della giovane Maria Schneider per poi sodomizzarla.

Un’idea, quindi, inizialmente non presente nella sceneggiatura e che portò non pochi problemi alla protagonista, prematuramente scomparsa a cinquantotto anni e che confessò di non essersi più ripresa dopo aver girato quella scena, rivelando nel 2007 al Daily Mail: “Mi hanno quasi violentata. Quella scena non era prevista nella sceneggiatura. Io mi sono rifiutata. Ma poi non ho potuto dire di no. Ero troppo giovane. Così fui costretta a sottopormi a quella che ritengo essere stata una vera violenza. Le lacrime che si vedono nel film sono vere. Sono lacrime di umiliazione”. Un’accusa da cui Bertolucci si è difeso così: “Maria voleva fare cinema a tutti i costi, aveva appena vent’anni all’epoca. Per tutta la sua vita poi è stata molto rancorosa sia nei miei confronti che nei confronti di questo film, perché si è sentita sfruttata. Lei aveva un’intelligenza istintiva. Non aveva i mezzi per filtrare quello che le è successo”.

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E, quando gli viene fatto notare che oggi sarebbe considerato immorale comportarsi così  con i propri attori, risponde: “Non sono un uomo di oggi”.

Non poco discutibile, la questione.

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