Nei giorni scorsi (parte 1; parte 2 e parte 3) abbiamo avuto modo di dare uno sguardo ai motivi validi per andare a vedere al cinema Alla ricerca di Dory, atteso lungometraggio d’animazione che, in arrivo in Italia il 15 settembre 2016, farà da sequel a Alla ricerca di Nemo, del 2003.
Oggi, quindi, parliamo del polpo Hank, che non è solo uno dei comprimari caratterialmente meglio riusciti e complessi del film, ma anche un vero e proprio capolavoro di computer grafica la cui realizzazione sarebbe stata impossibile ai tempi del citato capostipite.
Per arrivare alla realizzazione del polpo mimetico e per concepirlo, sono occorsi due anni di lavoro da parte del team grafico e uno solo per creare la prima scena in cui afferra il barattolo in cui è nascosta la protagonista.
E ora veniamo ad altre tre fantastiche curiosità sul film:
- La famosa designer di gioielli Alex Woo ha realizzato in collaborazione con Disney•Pixar, una nuova collezione di gioielli ispirata alla pellicola e dedicata a tutti i cinefili che non vogliono rinunciare a un tocco di eleganza.
2. Come ben saprete la smemorata Dory è un pesce chirurgo. Questa specie ittica nella realtà è molto diffusa nelle zone tropicali di tutti i mari, principalmente l’Oceano Indiano e il Pacifico. Perché si chiama così?
Il pesce chirurgo, o pesce unicorno, è chiamato così perché ha due piccole lame alla base della coda. Queste lame, simili a un bisturi, vengono utilizzate solo in caso di pericolo.
Una particolarità? Il pesce chirurgo è vanitoso e furbo, ed ha la capacità di segnalare il proprio stato d’animo. Pensate che se è spaventato, malato o irrequieto diventa pallido!
3. Uno dei messaggi più belli della pellicola? A volte occorre sbagliare, per capire qual è la strada giusta verso cui nuotare.