Il cofanetto “Zombie massacre saga” risveglia i morti viventi made in Italy!

Zombie massacre saga

Già qualche tempo fa, Koch Media aveva provveduto a rendere disponibile per il mercato dell’home video in alta definizione tricolore Zombie massacre, diretto nel 2013 dagli stessi Marco Ristori e Luca Boni occupatisi due anni prima del loro debutto registico Eaters, derivato da un cortometraggio del secondo e che attirò addirittura l’attenzione del tedesco Uwe Boll, autore di House of the dead e Postal.

Lo stesso Boll figurante in qualità di produttore – ma presente anche in una divertita apparizione nel ruolo del presidente degli Stati Uniti – di questa loro opera seconda, il cui punto di partenza è un’arma batteriologica sviluppata dal governo americano al fine sì di creare un super soldato, ma che finisce per diffondersi nell’aria, trasformando tutti gli abitanti di una tranquilla città dell’Est Europa in aggressivi zombi affamati di carne umana.
Ed è un avvincente prologo che lascia immediatamente apprezzare i riusciti effetti speciali di trucco a cura di David Bracci e Carlo Diamantini ad aprire la circa ora e mezza di visione, incentrata su un manipolo di coraggiosi e armati personaggi proto-videogame pronti a scagliarsi contro gli infetti cannibali.

Manipolo comprendente, tra gli altri, la Tara Cardinal di Red reaper e il televisivo Christian Boeving; man mano che il look decisamente internazionale accompagna verso l’entrata in scena di un mostruoso essere non molto distante, in fin dei conti, da Nemesi di Resident evil: Apocalypse.

Trailer, photogallery, confronto tra scene e storyboard, un breve sguardo agli effetti sonori, un making of di settantuno minuti, teaser e relativo dietro le quinte corredano un blu-ray che Koch provvede a ristampare all’interno della collana Midnight Factory (dedicata al genere horror) tramite il cofanetto limited edition – in custodia amaray inserita in slipcase cartonato – Zombie massacre saga, comprendente anche il disco del suo sequel Zombie massacre – Reich of the dead, firmato sempre da Boni e Ristori nel 2015.

Sequel che, però, non ha nulla a che vedere con il lungometraggio precedente, in quanto ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e con protagonisti dei soldati in possesso, tra gli altri, dei volti di Aaron Stielstra e Andrew Harwood Mills; destinati a far parte di un buon cast comprendente, inoltre, Lucy Drive e il veterano Dan van Husen, perfettamente calato nel ruolo del nazista dottor Mengele.

Del resto, una volta superata la lunga prima parte di attesa dedicata in maniera principale alla presentazione dei diversi armati individui, è proprio quest’ultimo a fornire spiegazioni riguardanti folli progetti dell’esercito tedesco, finalizzati alla creazione di indistruttibili combattenti zombi da inviare al fronte.

Quindi, mentre questi pericolosi esseri in pigiama a righe da deportato svolgono il loro compito e non risultano assenti neppure teste spaccate per mezzo del calcio del fucile, è chiaramente un’idea ispirata ad una tipologia di pellicole risalenti agli anni Trenta e Quaranta (si pensi solo a Revolt of the zombies di Victor Halperin) a trovarsi alla base del plot.

In questo caso al servizio di un elaborato visivamente più convincente del suo predecessore e che viene arricchito dal trailer e da un backstage di quarantacinque minuti nella sezione extra del supporto.
Senza dimenticare un booklet incluso nella confezione.

Francesco Lomuscio

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