Leslie Jones abbandona Twitter a causa del razzismo

 

2249Interprete del reboot femminile di Ghostbusters, Leslie Jones ha scritto martedì 19 luglio 2016: “Lascio Twitter stanotte tra le lacrime e con il cuore gonfio di tristezza. Tutto questo perché ho girato un film. Potete odiare (riferito al film, ndr), ma la m**** che mi avete tirato addosso oggi… È sbagliato. Per me è un inferno. Non penso di avere fatto nulla per meritare tutto ciò. È davvero troppo. Le cose non dovrebbero andare così. Mi sento tremendamente male, in questo momento”.

Pare infatti che l’attrice sia stata bersagliata con una violenta serie di messaggi razzisti su Twitter, tanto che, per ogni hater che bloccava, ne spuntava un altro pronto a insultarla, paragonandola ad un gorilla e scrivendo rime spregevoli e questo post: “Non c’è modo di giustificare chi dice che è bella: è spaventosamente brutta”.

Insulti che l’attrice ha in parte ha condiviso sul social, per mostrare il livello di aberrazione raggiunto, e ironia della sorte si è levato l’hashtag #LoveForLeslieJ, così tantissimi amici, colleghi e fan le hanno scritto per supportarla.

Leslie Jones

Amici tra cui Paul Feig, regista della pellicola, Judd Apatow, Anna Kendrick, Brie Larson, Kristin Davis, Jada Pinkett Smith e John Boyega, il quale ha scritto: “Mia Regina, mi auguro che tu stia bene. Passa attraverso tutto ciò e con buona probabilità troverai la pace. Non lasciare che ti fermino”.

Secondo quanto riporta Deadline, invece, Feig, insieme ad altri colleghi e a Sony, ha ottenuto da Twitter la sospensione di alcuni degli account più violenti.

Tanto che Jack Dorsey, il co-fondatore e CEO del social, ha inviato all’attrice Leslie un messaggio per metterla al corrente del fatto che stava seguendo la vicenda, invitandola a contattarlo in privato e, come riportato da BBC News, pare che l’assurdo attacco sia stato orchestrarlo da Milo yiannopulos, redattore del giornale conservatore Breitbart.

Sostenitore di Donald Trump, l’uomo si è difeso dalle pagine del suo stesso giornale: “Con la vigliacca sospensione del mio account, Twitter si conferma uno spazio sicuro per i terroristi musulmani e per gli estremisti neri, ma una zona off limits per i conservatori. Questa è la fine per Twitter. A tutti coloro che hanno a cuore la libertà di parola, è stato spedito un messaggio forte e chiaro: ‘Non siete i benvenuti'”.

“Questo tipo di comportamento violento e ingiurioso non è consentito su Twitter e sono state intraprese azioni nei confronti di numerosi utenti che ci sono stati segnalati da Leslie e da altri. Ci affidiamo alle persone per la denuncia di situazioni come quella che si è verificata, ma continuiamo a investire pesantemente per migliorare i nostri strumenti e rinforzare i nostri sistemi, al fine di prevenire simili abusi. Ci rendiamo conto di avere ancora molto lavoro da fare, prima di arrivare al punto in cui dovremmo essere per gestire problemi così”, è quanto risposto da un portavoce del social.

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