Il tedesco “The weather inside” e il belga “Keeper” presentati al Fiuggi Film Festival

Keeper

Ogni anno, il giro di soldi per beneficienza ad associazioni umanitarie si muove sull’ordine di decine di milioni. Ma come vengono raccolti questi fondi e per cosa vengono usati?
Partendo dalle stanze di quei ricchi e potenti in cui si decide “il bello e il cattivo tempo” su chi ha bisogno di aiuto, il tedesco The weather inside della tedesca Isabelle Stever sfrutta la figura di una ricercatrice di fondi e P.R. per le Nazioni Unite che, con le fattezze della televisiva Maria Furtwängler, incarna in maniera evidente proprio una di queste figure che non mancano, comunque, di lasciarsi inghiottire dal vortice degli alti stili di vita tipici di quegli ambienti.
Un viaggio verso la redenzione che, tra sesso, lusso e, addirittura, esperienze con sostanze stupefacenti, si rivela, però, piuttosto banale e tirato un po’ troppo per le lunghe.
Un viaggio verso la redenzione in concorso presso l’edizione 2016 del Fiuggi Film Festival, come pure il belga Keeper, primo lungometraggio diretto da Guillaume Senez.
In questo caso possiamo tranquillamente parlare di un discendente maggiormente volto al dramma della commedia Juno di Jason Reitman, in quanto, proprio come nell’acclamata pellicola interpretata da Ellen Page, abbiamo due adolescenti alle prese con la inaspettata gravidanza di lei.
Due adolescenti interpretati dai funzionali Kacey Motten Klein e Galatéa Bellugi e che, di conseguenza, vediamo costretti ad avere a che fare con i propri genitori per capire come e se diventarlo a loro volta, con le (ir)responsabilità tipiche dell’età che precede i vent’anni e con quanto la situazione influisca sul loro rapporto di giovanissima coppia.
Fino alla giusta conclusione di oltre novanta piacevoli minuti di visione rientranti tra i migliori passati sugli schermi della manifestazione.

Francesco Lomuscio

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