Fiuggi Film Festival 2016: presentato il numero zero del magazine “Credits – Storie dai titoli di coda”

Credits

Presentato presso l’edizione 2016 del Fiuggi Film Festival il numero 0 del magazine semestrale Credits – Storie dai titoli di coda, a proposito di cui il direttore responsabile ed editoriale Angelo Astrei ha dichiarato: “Noi ci siamo appassionati a portar fuori le personalità che lavorano nei film, ma che al cinema non vediamo, era giusto dare loro importanza. Dietro ognuna di esse vi è una storia, una persona. Mi vengono in mente i Rocchetti, che hanno fatto le parrucche per il Ben-Hur con Charlton Heston ed ora anche per la nuova versione in lavorazione”.

Quindi, un magazine che si propone tramite storie, fotografie ed illustrazioni di concedere spazio a tutte le figure che lavorano nell’ambito della Settima arte insieme al regista, il quale, in fin dei conti, è soltanto colui che le dirige.

Un magazine che si compone di diversi saggi di storie raccolti in più volumi e il cui progetto grafico è a cura di Alessandro Rossi, il quale ha aggiunto: “Secondo me, il vero paradosso è la carta, perché nell’epoca del digitale dicono tutti che un progetto del genere sia folle. Ma siamo andati a coprire una fascia che sul mercato non c’è, perché in questo magazine non facciamo attualità come le riviste commerciali di cinema, ma pensiamo di mettere qualcosa che rimarrà attuale anche quando verrà letto nuovamente tra dieci anni”.

Qualcosa che parla del location manager de La grande bellezza, della comparsa che interpretò la Madonna ne Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, di addetti agli effetti speciali, di realizzatori di locandine e di tutti coloro di cui, seduti in sala, vediamo soltanto il nome scritto nei titoli di coda.

Qualcosa su cui Astrei ha aggiunto: “Abbiamo fatto in modo che ogni storia debba essere assaporata. Nel magazine, tra l’altro, non vi è pubblicità, è stato interamente autoprodotto. Il lavoro intellettuale che vi è dietro è stato grande e non ha prezzo. È acquistabile online o presso le presentazioni che faremo di volta in volta”.

Prima di lasciare nuovamente la parola a Rossi: “Il valore aggiunto di un prodotto del genere sta proprio nel poterlo sfogliare e sentire l’odore della carta. Il suo costo è di diciotto euro, un prezzo non bassissimo, ma giustificato proprio dal grande lavoro che c’è dietro, come precisato da Angelo”.

Francesco Lomuscio

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