Fiuggi Film Festival 2016: il cineasta Manousos Manousakis ci ha raccontato il suo “Cloudy Sunday”

manousakis manousos

“L’idea per questo film mi è venuta sette anni fa, quando ho letto il libro Ouzeri Tsitsanis di Giorgios Skabardonis, del quale, al di là dei molti personaggi, mi colpì l’essenza dell’epoca in esso descritta”.
Cineasta classe 1947 di Atene attivo soprattutto nell’ambito del piccolo schermo, Manousos Manousakis ci ha spiegato così in quale momento ha deciso di realizzare Cloudy Sunday, suo lungometraggio in concorso presso l’edizione 2016 del Fiuggi Film Festival, dove è stato presentato in anteprima.
Lungometraggio ambientato durante l’occupazione tedesca di Tessalonica nel 1942, con protagonisti un ragazzo cristiano e una coetanea ebrea destinati a vivere la loro storia d’amore proibita; infatti ha proseguito: “Attraverso la musica e la storia d’amore ho voluto mostrare quanto siano folli ideali come la discriminazione razziale ed il nazismo”.
Perché sono proprio la musica e l’amore a riuscire a mantenere le speranze di dignità in un panorama dominato da disumanità e morte come quello della Seconda Guerra Mondiale.
Un panorama per ricostruire il quale il regista dichiara di non aver subito influenze da nessun’altra pellicola precedente sull’argomento, pur ammettendo di annoverare tra le sue preferite appartenenti al filone Schindler’s list – La lista di Schindler di Steven Spielberg e Il pianista di Roman Polanski.
Oltre ad aggiungere: “Per realizzare il lungometraggio sono andato a leggermi centinaia di testi scritti, nonché tutti i documenti del comune e della comunità ebraica”.

Francesco Lomuscio

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