L’horror giapponese “Onibaba – Le assassine” riscoperto in dvd

Onibaba

Suocera e nuora, due donne sopravvivono alla guerra uccidendo soldati e samurai feriti, depredandone i cadaveri; fino al momento in cui la più giovane intreccia una relazione con un disertore, portando l’altra a nutrire una forte gelosia verso di lei.
Con questo insano sentimento che, portato alle estreme conseguenze, finisce per far precipitare gli eventi, il prolifico cineasta giapponese Kaneto Shindô – autore, tra l’altro, de L’isola nuda (1960) e Sesso perduto (1966) – mette in piedi tramite Onibaba – Le assassine (1964) un insolito film di paura in cui l’orrore non è rappresentato dalla violenza tout court, ma dall’osservazione senza infingimenti dei meandri più oscuri dell’animo umano.
Infatti, tra affascinanti tappeti di canneti e l’emancipazione femminile a fare da forte tematica di fondo, tutti i personaggi che popolano la quasi ora e quaranta di visione non rappresentano altro che la mostruosità e l’egoismo latenti nella natura umana, destinati a riaffiorare in circostanze come quelle raccontate in questo caso.
Circostanze che vedono la sessualità quale unico svago all’interno di un’esistenza che, travolta dagli orrori della guerra, non si riduce altro che alla lotta per la sopravvivenza.
Mentre il montaggio spesso frenetico e l’ottima fotografia in bianco e nero impreziosiscono ulteriormente un’opera visionaria e ricca di simbolismi che, restaurata in HD da negativo trentacinque millimetri, è Sinister Film a riscoprire su supporto dvd attraverso una special edition.
Un disco i cui contenuti extra, accanto a una galleria fotografica e al trailer, includono il commento audio del regista e degli attori Jitsuko Yoshimura e Kei Satô, oltre ad un filmato di trentasei minuti girato in otto millimetri da quest’ultimo sul set del film.

Francesco Lomuscio

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