Apre il museo dedicato al film “La storia infinita”

La storia infinita

Esiste un museo, in Germania, dove è possibile cavalcare il vero Falkor ed incontrare tutti i personaggi de La storia infinita. Si tratta del Bavaria Filmstadt, sorta di Universal Studios tedesco in cui sono raccolti tutti gli oggetti di scena e le riproduzioni scenografiche del celebre film cult diretto nel 1984 da Wolfgang Petersen.

Si trova a Monaco ed è possibile incontrarvi il vero Mordiroccia, passeggiare accanto a Morla la tartaruga, vedere la Lumaca Turbo e riuscire a sopravvivere al letale sguardo delle terribili sfingi che fulminano se si mostra paura.

Del resto, stiamo parlando di quello che era fino ad allora il film più costoso girato in Germania.

neverending

Il Bavaria Filmstadt è uno dei più grandi impianti di produzione cinematografica d’Europa ed un tour completo del sito, comprensivo anche di un’esperienza cinematografica 4D, costa 27, 50 euro a persona.

C’è da dire che è stato costruito lì, perché la maggior parte delle scene del film vennero proprio girate in Germania, con qualche sequenza ambientata in Canada e in Spagna.

Tra le curiosità legate al film, ispirato al romanzo omonimo di Michael Ende, e interpretato da Noah Hathaway, Barret Oliver e Tami Stronach, nella sua prima apparizione cinematografica, va detto che il budget fu di 25 milioni di dollari, che ne fece il più costoso lungometraggio di produzione tedesca.

Le musiche per il film furono composte da Klaus Doldinger del gruppo jazz tedesco Passport in collaborazione con Giorgio Moroder, che  scrisse insieme a Keith Forsey la canzone del titolo che venne interpretata da Limahl, ex leader del gruppo Kajagoogoo.

Sembra che Michael Ende, dopo la prima, avrebbe dichiarato, infuriato, a causa delle modifiche che la produzione e il regista volevano apportare alla storia: “…auguro la peste ai produttori. M’hanno ignorato. Quello che mi hanno fatto è una sozzura a livello umano, un tradimento a quello artistico”.

Il film venne comunque proiettato nei cinema, nonostante i tentativi dello scrittore per bloccarlo. Addirittura, intentò una causa contro la produzione, perché fosse eliminato il suo nome dai titoli di testa. Causa che, nel 1985, perse.

Comunque, battibecchi a parte, se volete ritornare indietro nel tempo e assaporare l’infanzia, ecco la mitica colonna sonora della pellicola.

 

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