Tornano gli zombi in dvd con “Extinction – Sopravvissuti”

Extinction

Tra i produttori troviamo il Jaume Collet-Serra che ha diretto, tra gli altri, “La maschera di cera” (2005) con Paris Hilton e “Run all night – Una notte per sopravvivere” (2015) con Liam Neeson, ma è il Miguel Ángel Vivas già occupatosi di morti viventi tramite il cortometraggio “I’ll see you in my dreams” (2003) a firmare la regia di “Extinction – Sopravvissuti” (2015), inedito cinematografico che, reso disponibile su supporto dvd tricolore da Sony pictures Home Entertainment, si concentra sui tre superstiti di una apocalisse zombesca allontanatisi nel paese innevato di Harmony.
Patrick, Jack e sua figlia Lu, precisamente, i quali, rispettivamente con i volti del Matthew Fox di “Alex Cross – La memoria del killer” (2012), Jeffrey”Sicario”Donovan e della piccola Quinn”Non-stop”McColgan, si vedono costretti a ricredersi sul fatto che non solo gli zombi non sono affatto scomparsi come pensavano, ma sembrerebbero essersi evoluti in qualcosa di ancora più terrificante e mostruoso.
Infatti, non vedenti ma scattanti e simili nelle fattezze alle creature sfoggiate dall’ottimo “The descent – Discesa nelle tenebre” (2005) di Neil Marshall, ricominciano la loro caccia ad esseri umani da sbranare; man mano che la desolata, imbiancata ambientazione provvede ad enfatizzare in maniera efficace una avvolgente atmosfera.
Perché, con un’idea di partenza chiaramente debitrice nei confronti dell’”Io sono leggenda” (o “I vampiri”, se preferite) più volte portato sullo schermo, lo script per mano del regista stesso insieme ad Alberto”Bed time”Marini prende spunto da un testo di Juan de Dios Garduño privilegiando una movimentatissima apertura con scuolabus attaccato dai mostri, per poi passare a nove anni dopo e concedere molto spazio all’attesa basata su lenti ritmi di narrazione.
Lenti ritmi che, però, non annoiano affatto e, al contrario, catturano l’attenzione dello spettatore ansioso di sapere quale sarà il destino dei protagonisti; fino al teso, immancabile assedio finale in casa (momento irrinunciabile di quasi tutte le pellicole appartenenti al filone, dai tempi de “La notte dei morti viventi” romeriana) di quasi un’ora e cinquanta di visione infarcita di flashback e non priva di splatter, oltre che non distante dal vampiresco “30 giorni di buio” (2007) di David Slade.
Quindi, inserite il disco nel lettore e lasciatevi catturare da questo nuovo attacco di temibili contaminati… ma non dimenticate neppure di esplorarne la sezione extra, che, al di là di un making of di dodici minuti, offre sette brevi clip atte a svelare la genesi dell’intera operazione, tra sguardi agli effetti speciali e ai ritocchi digitali ed interviste al cast, comprendente anche la Clara Lago de “La verità nascosta” (2011).

Francesco Lomuscio

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