In blu-ray l’inedito sequel de “L’uomo con i pugni di ferro”

L'uomo con i pugni di ferro 2Esordio alla regia per RZA (all’anagrafe Robert Fitzgerald Diggs), ovvero il curatore della colonna sonora di “Kill Bill volume 1”, “L’uomo con i pugni di ferro” vide lo stesso nei panni del fabbro di colore Blacksmith, immerso in un leggendario villaggio della Cina destinato a fare da scenografia ad oltre novanta minuti di violenza e arti marziali in aria di atto d’amore nei confronti della celluloide d’azione orientale in costume degli anni Settanta.
Oltre novanta minuti che, con un assortito manipolo di guerrieri, assassini ed eroi solitari impegnati ad affrontare una battaglia volta all’accaparrarsi un’immensa fortuna in oro, non solo annoverarono al loro interno, nel 2013, star del calibro di Russell Crowe, Lucy Liu, Pam”Jackie Brown”Grier e David Bautista, ma hanno anche finito per generare due anni dopo il sequel “L’uomo con i pugni di ferro 2”, reso disponibile su supporto blu-ray italiano da Universal.
Sequel diretto dal Roel Reiné specializzatosi in continuazioni di successi cinematografici (il suo curriculum include il secondo e il terzo “Death race” e “Il Re Scorpione 3 – La battaglia finale”), sebbene il regista del capostipite – qui coinvolto in qualità di produttore esecutivo al fianco dell’Eli Roth autore di “The Green Inferno” – torni comunque a ricoprire il ruolo del citato Blacksmith, ancora dotato di letali pugni di ferro e stavolta propenso a schierarsi con gli abitanti di una sua nuova meta contro il perfido Master Ho alias Carl Ng e i suoi sgherri nella Cina del XIX secolo.
Lotta che porta avanti insieme al pacifico minatore Kung, ovvero il Dustin Nguyen di “Tra cielo e terra”, che, vedendolo in fin di vita, lo ha ospitato nella casa in cui vive con la moglie; man mano che la circa ora e mezza di visione, infarcita di azione e brutalità già nel corso dei titoli di testa, arriva ad includere nel cast anche il Cary-Hiroyuki Tagawa di “Resa dei conti a Little Tokyo” e “Sol levante”.
Al servizio di uno spettacolo che, non privo di decapitazioni, corpi impalati e, ovviamente, scontri corpo a corpo e abbondanti spargimenti di liquido rosso (anche nel conclusivo combattimento sott’acqua), da un lato tiene a ricordare che non si porta un pugnale ad un duello con la spada, dall’altro che dove c’è ferro c’è ruggine, nonostante essa arrivi quando il primo non viene usato.
Con commento audio di RZA e Reiné, otto scene eliminate ed un making of di dodici minuti nella sezione riservata ai contenuti speciali.

Francesco Lomuscio

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