Dopo avervi presentato 11 frasi tratte dai cartoon Disney, 10 messaggi subliminali dell’universo Disney, l’occultismo nei cartoon Disney, il lato oscuro di Walt Disney, oggi diamo uno sguardo alle scene razziste presenti nei film Disney.
Quante volte avete sentito dire che il genio dell’animazione e l’idolo dei bambini, Walt Disney, fosse in realtà, razzista e antisemita?
Il sito Answers.com ha segnalato ben undici scene tratte da diversi capolavori disneyani in cui la major di Topolino sembra essersi macchiata di “razzismo”.
“Fantasia”: Nella sequenza ambientata sul monte Olimpo abbiamo un centauro di colore che pulisce agli zoccoli di un’altra creatura in un’immagine che appare decisamente offensiva. La scena è talmente imbarazzante che è stata eliminata dalle successive riedizioni del cartoon.
“Dumbo”: I corvi che insegnano al tenero elefantino a volare lasciano pensare a una parodia dei neri dei ghetti statunitensi, tanto che vi è un evidente richiamo a Jim Crow (Jim il Corvo), personaggio di canzoni e poesie emblema della discriminazione razziale.
“Il libro della giungla”: Re Luigi e le sue scimmie parlano nella versione originale con il tipico accento afroamericano.
“Lilli e il vagabondo” e “Gli aristogatti”: I gatti siamesi presenti in entrambi le pellicole sembrano davvero la caricatura dei tratti somatici e caratteriali del popolo cinese.
“I 3 porcellini”: Uno dei travestimenti del Lupo cattivo è quello dell’ebreo, con tanto di barba, naso grosso e occhiali.
Sono tutte scene che sembrano offensive, ma va detto che sono state girate in altri tempi, quando i parametri della società erano ben diversi da quelli di oggi. In anni recenti, invece, hanno fatto discutere la pesciolina nera che canta in “La sirenetta” e il ritratto della comunità araba in “Aladdin”.