“Sadismo”, il debutto attoriale di Mick Jagger in dvd

Sadismo

Girato nel 1968, ma distribuito soltanto due anni dopo, in Italia è stato intitolato “Sadismo”, sebbene in patria fosse conosciuto come “Performace”.
Primo lungometraggio diretto sia dal direttore della fotografia Nicolas Roeg che dal Donald Cammell che, in seguito autore di “Generazione Proteus” e “Il tocco del diavolo”, si è tolto la vita nel 1996, immerge in una ambigua atmosfera la vicenda di un criminale in fuga interpretato da James Fox, inseguito dai complici e dalla polizia e che trova rifugio all’interno di uno scantinato, dove un cantante tossico è insieme alle proprie amanti.
Cantante incarnato da un Mick Jagger debuttante sullo schermo e che, complice anche la presenza della Anita Pallenberg che fu fidanzata degli altri Rolling stones Brian Jones e Keith Richards, rappresenta il principale motivo di interesse di una pellicola a suo modo maledetta, in quanto stroncata dalla critica ai tempi dell’uscita ma guadagnatasi lo status di cult tra gli anni Settanta e Ottanta.
Pellicola che, nel mostrare la maniera in cui il protagonista, intuito il meccanismo del “triangolo”, si insinua nel gioco diventando l’elemento dominante, appare sicuramente debitrice nei confronti de “Il servo” di Joseph Losey, di neanche un decennio prima, pur ricorrendo ad un look da delirio pop psichedelico rimandante, in un certo senso, ai lavori partoriti dalla factory di Andy Warhol.
Infatti, la evidente antinarratività emergente dal miscuglio di dramma, commedia e film musicale, viene compensata dal visionario “accatastamento drogato” di giochi di specchi, aggrovigliamenti di corpi, luci, ombre e, addirittura, sangue pronto ad essere sparso.
Perché è anche una spruzzata di noir ad infarcire la oltre ora e quaranta di visione che, impreziosita da un frenetico montaggio, viene finalmente resa disponibile su supporto dvd da Sinister Film.
Con una sezione extra che, al di là del trailer originale, include un breve dietro le quinte relativo alla realizzazione del singolo “Memo from turner”, appositamente inciso da Jagger, e l’esauriente featurette “Influence and controversy”, costituita da ventitré minuti di testimonianze di diverse personalità, dal produttore Sandford Lieberson al montatore aggiuntivo Frank Mazzola, passando per la succitata Pallenberg, l’operatore Mike Molloy e il professore universitario Colin McCabe.

Francesco Lomuscio

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