In dvd l’inedito horror thriller “Mockingbird – In diretta dall’inferno”

Mockingbird

La didascalia “C’era una volta nel 1995” precede un tragico evento, prima ancora che, ai giorni nostri, una coppia, un disoccupato e una studentessa fuori sede ricevono ognuno un misterioso pacco contenente una videocamera accompagnata da un ultimatum: devono continuare a filmare ciò che avviene nelle loro abitazioni, altrimenti moriranno.
È l’idea da cui prende avvio “Mockingbird – In diretta dall’inferno” (2014), inedito cinematografico che, diretto dallo stesso Bryan Bertino occupatosi del “The strangers” (2008) in cui Liv Tyler e Scott Speedman si trovavano nella loro casa assediati da misteriosi, malvagi individui mascherati, viene reso disponibile da Universal per il mercato dell’home video italiano.
Del resto, come nel caso di quella pellicola, non è certo dal filone degli home invasion che siamo distanti, sebbene, già dalla trama, siano facilmente intuibili analogie con thriller d’inizio millennio quali “Saw – l’enigmista” (2004) e simili.
Ma, essendo il produttore dell’operazione quel Jason Blum che, oltre a finanziare “La notte del giudizio” (2013), ha fatto centro ai botteghini con la chiacchieratissima saga “Paranormal activity”, è la consueta camera di ripresa impazzita da found footage a dominare la quasi ora e venti di visione.
Saga a differenza di cui, però, il film di Bertino non possiede affatto elementi soprannaturali, tirando presto in ballo, invece, la presenza di un ignoto psicopatico impegnato ad orchestrare, appunto, il folle, pericoloso “gioco” che i protagonisti sono costretti ad affrontare.
Folle, pericoloso “gioco” che porta ad obbligare addirittura il disoccupato di cui sopra a travestirsi da clown e ad umiliarsi pubblicamente in diverse maniere… man mano che luci che si spengono, pioggia incessante, lampi, tuoni e rumori pronti a far balzare lo spettatore dalla poltrona provvedono a fornire la giusta, tutt’altro che rassicurante atmosfera volta a condurre fotogramma dopo fotogramma verso la rivelazione finale.

Francesco Lomuscio

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