In dvd l’horror “Cloned: The recreator chronicles”

Cloned

Cosa accadrebbe se ti trovassi a dover affrontare la tua paura, ma arrivassi a scoprire che essa altro non è rappresentata che da te stesso?
Prova a risponderci il losangelino Gregory Orr tramite “CLONED: The recreator chronicles”, suo primo lungometraggio di finzione (di cui è anche sceneggiatore) che, datato 2012, è Nuova Alfabat a rendere disponibile su supporto dvd italiano con trailer, galleria fotografica e un making of di tredici minuti nella sezione riservata ai contenuti speciali.
Lungometraggio incentrato sui tre amici Tracy, Craig e Derek, i quali, rispettivamente incarnati dalla Stella Maeve di “The Runaways” e dai televisivi Alexander Nifong e J. Mallory McCree, stanno trascorrendo un weekend in campeggio quando un temporale li costringe a trovare rifugio in un cottage; senza immaginare, però, che la strana coppia di individui che ne è proprietaria sia soltanto il loro primo ostacolo.
Perché, a quanto pare, rimasto abbandonato per anni e messo all’asta, il posto è stato in passato il laboratorio di uno scienziato dedito ad esperimenti riguardanti l’energia nucleare e la clonazione; tanto che non tardano a farsi vive perfette repliche del trio, costretto a conviverci in maniera da evitare che accada il peggio.
Quindi, la location che prevede casa isolata e bosco circostante, decisamente cara al genere fin dai tempi del primo “Venerdì 13”, una volta tanto non viene sfruttata per inscenarvi il solito slasher infarcito di giovani amanti del sesso e della droga per finire trucidati dall’immancabile serial killer mascherato, ma si trasforma nel teatro di un horror dal retrogusto fantascientifico che prevede pochi cadaveri sparsi e molta costruzione dell’attesa.
Infatti, attraverso lenti ritmi di narrazione viene generata la tensione ricorrendo alla continua confusione tra i cloni e i loro identici originali, che, di volta in volta, cercano di capire quando e di chi fidarsi per sfuggire a probabili, brutte sorprese.
Fino all’esplosione di violenza atta a precedere l’inaspettato e tutt’altro che banale epilogo… e con un avvertimento dopo i titoli di coda: “To be continued”.

Francesco Lomuscio

Impostazioni privacy