Rivivono in dvd le sette note in nero di Fulci

Sette note in neroL’inizio, con una donna che, cadendo da una rupe, deturpa il proprio volto strusciandolo contro le rocce nel tragitto che il suo corpo effettua per arrivare fino al mare sottostante, richiama in maniera evidente alla memoria “Non si sevizia un paperino” (1972), dal quale proviene anche il compianto Marc Porel in questo caso coinvolto nei panni di un parapsicologo.
Del resto, è lo stesso Lucio Fulci autore del capolavoro dell’italian thrilling interpretato da Tomas Milian a trovarsi dietro la macchina da presa in “Sette note in nero” (1977); al cui centro abbiamo Jennifer O’Neil impegnata a concedere anima e corpo alla giovane Virginia, moglie veggente del nobile Francesco Ducci alias Gianni Garko, che, recatasi in una delle proprietà del marito durante la sua assenza, grazie ad una visione rivelatrice scopre un cadavere murato vivo in una delle camere.
Evento, quest’ultimo, che ricorda nella sua rappresentazione una delle storiche sequenze di “Profondo rosso” (1975) di Dario Argento, cineasta da cui il non ancora (all’epoca) maestro dello splatter tricolore, in ogni caso, riuscì sempre a rivelarsi in grado di prendere le distanze.
Infatti, le similitudini con il cinema del responsabile de “La terza madre” (2007) possono limitarsi a questo, in quanto, mentre l’uomo finisce arrestato e la sua compagna si mostra decisa a tutto pur di liberarlo, la oltre ora e mezza di visione non punta alla mattanza a suon di sanguinolenti delitti messi in scena con dovizia di particolari raccapriccianti, bensì alla costruzione di una avvolgente atmosfera ricca di tensione e mistero.
Atmosfera efficacemente resa grazie all’apporto tanto della fotografia per mano dell’infallibile Sergio Salvati, quanto della colonna sonora a firma di Vince Tempera, uno dei cui brani è stato addirittura riciclato da Quentin Tarantino nel suo “Kill Bill volume 1” (2003).
Man mano che, senza dimenticare situazioni alla “Il gatto nero” di Edgar Allan Poe, una serie di inspiegabili eventi si susseguono ed il cast si popola di volti noti della celluloide tricolore, da Gabriele Ferzetti a Jenny Tamburi, passando per la Evelyn Stewart il cui vero nome è Ida Galli.
Fino al coraggiosissimo – e decisamente avanti coi tempi – finale aperto di una delle migliori opere realizzate da colui che esordì nel mondo della Settima arte scrivendo soggetti per Steno.
È Sinister Film a renderlo finalmente disponibile su supporto dvd, corredato di sezione extra comprendente interviste telefoniche allo stesso Fulci, allo sceneggiatore Dardano Sacchetti, al costumista Massimo Lentini e all’assistente al montaggio Bruno Micheli.

Francesco Lomuscio

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