Diretto nel 1945 dal tedesco Robert Siodmak partendo dal romanzo “Some must watch” di Ethel Lina White (del quale, però, sposta l’ambientazione dall’Inghilterra agli Stati Uniti), è ancora oggi, nel XXI secolo, uno dei massimi esempi di suspense su celluloide.
Con un notevole cast comprendente Dorothy McGuire, George Brent ed Ethel Barrymore, “La scala a chiocciola” s’immerge negli splendidi contrasti regalati dall’ottima fotografia in bianco e nero di Nicholas Musuraca per raccontare la vicenda di una ragazza muta che, a servizio nell’abitazione di un professore che vive insieme alla matrigna e al fratello minore, finisce nel mirino di un misterioso omicida dedito all’eliminazione di soggetti femminili penalizzati da difetti fisici.
Ed è attraverso una regia decisamente elegante e degna del miglior Alfred Hitchcock che la circa ora e venti di visione viene orchestrata in mezzo a sottigliezze psicologiche ed inquietanti simbolismi, rimanendo continuamente in bilico tra il gotico e le atmosfere tipiche dell’Espressionismo.
Rendendolo un capolavoro del cinema noir dalla tensione sempre alta che, a cominciare dal dettaglio dell’occhio che spia di nascosto, a inizio film, tra i vestiti all’interno di un armadio, si lascia tranquillamente intuire come uno dei principali modelli d’ispirazione del Dario Argento d’inizio carriera.
È Sinister Film – come di consueto attenta alla riscoperta su supporto digitale di classici e cult appartenenti alla cinematografia di genere del passato – a lanciarlo in dvd, con galleria fotografica nella sezione riservata ai contenuti speciali.
Assolutamente da recuperare, anche per ascoltare un giovane Alberto Sordi impegnato a prestare la propria voce ad uno dei protagonisti.
Francesco Lomuscio
