Arrivano in blu-ray gli alieni di “Dark skies – Oscure presenze”

dark_skies_oscure_presenzeLa locandina recita “Dai produttori di ‘Insidious’ e ‘Sinister’”, ma, a differenza delle pellicole dirette da James Wan e Scott Derrickson, in questo caso non abbiamo fantasmagoriche presenze pronte a fare la loro apparizione all’interno dell’ennesima dimora maledetta.
Visto nei nostri cinema nell’ottobre del 2013, infatti, “Dark skies – Oscure presenze”, diretto dallo Scott Stewart che già si era occupato di lotte tra angeli guerrieri in “Legion” e di un sacerdote caccia-vampiri in “Priest”, lascia immediatamente intendere dove voglia andare a parare aprendo con una frase dell’autore di fantascienza e inventore britannico Arthur C. Clarke: “Esistono due possibilità, o siamo soli nell’universo o non lo siamo, e sono una più terrificante dell’altra”.
Del resto, la oltre ora e mezza di visione pone al proprio centro i coniugi Daniel e Lacy Barrett, i quali, rispettivamente con le fattezze di Josh Hamilton e di Keri Russell, scoprono in maniera progressiva, attraverso una fitta serie di sempre più inquietanti eventi, che una forza terrificante e letale ha preso di mira loro e i due piccoli figli Jesse e Sam, ovvero Dakota Goyo e Kadan Rockett; sconvolgendo rapidamente la sicurezza e la tranquillità della propria casa di periferia, tanto da spingerli ad affrontare in prima persona la questione, in modo da risolvere il mistero celato dietro l’oscura presenza che li sta perseguitando.
Oscura presenza che, tra installazione di camere a circuito chiuso in stile “Paranormal activity” e l’entrata in scena di J.K. Simmons nei panni di un esperto di extraterrestri, scopriamo presto, appunto, appartenere alla categoria delle creature provenienti da altri pianeti.
Anche se, in realtà, è attraverso un approccio da ghost story e molto più vicino all’horror che alla fantascienza che il tutto viene inscenato, ricordando in particolar modo il cinema di M. Night Shyamalan.
Perché, se da un lato è impossibile non ripensare a “E venne il giorno” dinanzi alla sequenza in cui Lacy prende ripetutamente a testate il vetro della finestra, dall’altro non si può non individuare in “Signs” uno dei titoli che maggiormente hanno influito sulla pellicola.
Man mano che Stewart confeziona con professionalità un elaborato che, efficacemente infarcito di inquietanti apparizioni e di volatili impegnati ad abbattersi con violenza contro la residenza dei protagonisti, non manca di spaventare e, soprattutto, riesce nella oggi sempre più difficile impresa di non permettere al coinvolgimento di scemare, fino all’attesissimo epilogo.
È Koch Media a renderlo disponibile su supporto blu-ray, con contenuti extra rappresentati da dodici scene tagliate comprendenti, tra l’altro, il finale alternativo e lo stesso commentato dal regista.

Francesco Lomuscio

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