Mustang riscopre in dvd la moglie bellissima di Pieraccioni

una_moglie_bellissimaIn maniera esilarante, i titoli di testa scorrono su una sequenza-parodia di “Grease”, con tanto di ciuffoni sulle teste e Rocco Papaleo novello John Travolta che si cimenta in una rivisitazione della mitica “You’re the only one that I want”, sotto l’occhio vigile di un regista di musical con le fattezze del cantautore Francesco Guccini.
Poi facciamo conoscenza con Mariano, interpretato dallo stesso regista Leonardo Pieraccioni, poco più che quarantenne alle prese con una particolare caccia al tesoro volta a portarci a scoprire sua moglie Miranda, poco più che trentenne bruna con le forme ed il volto di Laura Torrisi, insieme alla quale gestisce un banco di frutta e verdura nel mercato stabile di Anghiari, piccolo paese della Toscana.
Accade in “Una moglie bellissima”, fatica pieraccioniana datata 2007 che, riscoperta su dvd da Mustang Entertainment con sezione extra costituita da teaser, interviste a regista e cast, quindici minuti di scene tagliate e nove di papere, si trasforma in una sorta di “Proposta indecente” alla ribollita dal momento in cui la donna, adocchiata da Andrea alias Gabriel Garko, affascinante fotografo della rivista Beautiful life!, accetta dietro ingente compenso di posare nuda per un sexy calendario alle Seychelles, dove anche il marito approda senza immaginare minimamente il pericolo che potrebbe rappresentare il suo successo per il loro rapporto.
Perché è dalla sindrome del “fidanzato di miss Italia” – quello che ad elezione avvenuta viene regolarmente abbandonato in provincia dalla vincitrice che si lancia in altri mondi – che il comico fiorentino è partito per confezionare la oltre ora e mezza di visione che, al di là della citata protagonista tutt’altro che fuori parte nell’incarnare la “moglie che quando si spoglia accende a tutti la voglia” dell’epoca dei gettonatissimi calendari senza veli, vanta un nutrito cast spaziante dall’immancabile Massimo Ceccherini, i sempre ottimi Tony Sperandeo e Luis Molteni e i veterani Carlo Pistarino e Giorgio Ariani.
Senza contare un’apparizione flash di Carlo Conti, mentre l’ennesimo script concepito con la collaborazione dell’inseparabile Giovanni Veronesi accenna un ritratto-denuncia da ridere di uno dei discutibili aspetti dello stivale tricolore del XXI secolo, privilegiando, ovviamente, i connotati del facile divertimento tricolore su celluloide.

Francesco Lomuscio

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