La Incontrada ha evaso il Fisco?

vanessa_incontradaAnche la showgirl Vanessa Incontrada va ad aggiungersi alla lunga lista di personaggi famosi che si sono imbattuti in guai giudiziari perché accusati di non aver pagato le imposte. L’ex mattatrice di Zelig a fianco di Claudio Bisio ha ricevuto nei giorni scorsi un’informazione di garanzia, con contestuale avviso di conclusione delle indagini, per l’accusa di dichiarazione infedele dei redditi: l’attrice, 34 anni e nata a Barcellona, stando all’imputazione avrebbe evaso circa 83mila euro. L’avvocato Marcello Elia, legale di fiducia di Vanessa Incontrada, “esclude che la propria assistita abbia mai ricevuto alcuna informazione di garanzia. Siamo a conoscenza che è in corso una normale verifica fiscale che sicuramente confermerà l’assoluta trasparenza dell’artista e dei suoi professionisti”.

Titolare dell’inchiesta è il procuratore aggiunto milanese Francesco Greco, coordinatore di quel pool reati economici che, cinque mesi fa circa, ha ottenuto le condanne a un anno e otto mesi per una presunta evasione fiscale milionaria degli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Per non parlare poi delle recentissime indagini, sempre coordinate da Greco e che tanto clamore hanno suscitato, sulla più famosa ‘mela’ del mondo, la Apple, con i nomi di due manager della filiale italiana iscritti nel registro degli indagati per il reato di dichiarazione fraudolenta dei redditi per 225 milioni di euro non versati all’erario.

A Incontrada gli inquirenti contestano invece di aver evaso il fisco per una cifra molto più modesta – 83mila euro, appunto – in relazione all’attività di una società che si occuperebbe dello sfruttamento dei diritti di immagine e che sarebbe a lei riconducibile. Con la notifica dell’informazione di garanzia, per la showgirl è stato nominato un legale d’ufficio. Ora, però, informata dall’inchiesta a suo carico avviata a seguito di accertamenti dell’Agenzia

 delle entrate, potrà nominare un avvocato di fiducia e anche chiedere nei prossimi giorni di essere sentita dagli inquirenti per difendersi.

Nel frattempo, dopo la chiusura delle indagini avvenuta nelle scorse settimane, la Procura di Milano si starebbe apprestando anche a chiedere il rinvio a giudizio per Kakà, l’attaccante del Milan accusato di dichiarazione infedele dei redditi in relazione agli anni 2008 e 2009 per una presunta evasione da circa 2 milioni di euro

Fonte: Repubblica.it

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