Cinema Italian Style 2013

cinema_italian_styleRed carpet d’eccezione il 14 Novembre prossimo a Hollywood per “La grande bellezza” che inaugura all’Egyptian Theatre di Los Angeles l’edizione 2013 di Cinema Italian Style (14-18 novembre), la rassegna organizzata da Luce-Cinecittà e American Cinematheque che porta ogni anno negli Stati Uniti il meglio della stagione cinematografica italiana. Con Paolo Sorrentino e Bernardo Bertolucci, che ricevono quest’anno il CIS Award, ad inaugurare la rassegna con la première statunitense del candidato italiano agli Oscar ci saranno anche Jasmine Trinca, Kasia Smutniak, Claudia Gerini e due dei registi che presentano quest’anno i loro film all’Aero Theatre di Santa Monica: Maria Sole Tognazzi e Roberto Andò.
Quest’anno Cinema Italian Style è dedicato a Federico Fellini, nel ventesimo anniversario della sua scomparsa,  celebrato anche con il manifesto di questa edizione che ha come motivo principale il famoso ritratto del regista con la sciarpa rossa firmato da Ettore Scola. In programma il 23 novembre un omaggio speciale alla sua opera e alla grande amicizia e lunga collaborazione con  Scola: all’Aero Theathe di Santa Monica, il pubblico americano potrà rivedere, infatti,  l’edizione restaurata de “La dolce vita” e, insieme, in anteprima per l’America, il film applaudito all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che Scola ha dedicato a Fellini: “Che strano chiamarsi Federico”. Il film che ha commosso, fuori concorso, gli spettatori del Lido, siglando la giornata finale della Mostra con un assoluto trionfo.
Insieme a “La grande bellezza”, altri otto titoli rappresenteranno la nostra produzione recente al pubblico nordamericano, in una selezione, curata da Laura Delli Colli, che ne restituisce l’ecletticità e un complesso di forti capacità narrative: “Viva la libertà” di Andò, “Anni felici” di Daniele Luchetti, “La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore, “Una famiglia perfetta” di Paolo Genovese, “Benvenuto Presidente” di Riccardo Milani, “Miele” di Valeria Golino, “Viaggio sola” di Maria Sole Tognazzi e “L’intervallo” di Leonardo Di Costanzo.
Una speciale sezione è dedicata ai documentari su alcuni dei protagonisti del nostro cinema, dal 15 al 20 novembre in programma all’Istituto Italiano di Cultura di L.A.: da Anna Magnani e Furio Scarpelli a Bernardo Bertolucci e Giuliano Montaldo, Giuseppe Tornatore e Carlo Verdone, con uno sguardo anche al cinema del reale, rappresentato dai due documentari vincitori dei maggiori premi del cinema italiano di quest’anno: il David di Donatello “Anija – La nave” di Roland Sejko e il Nastro d’argento “Terramatta;” di Costanza Quatriglio.
Bernardo Bertolucci, grazie alla nuova partnership di Cinema Italian Style con l’AFI Fest dell’American Film Institute, sarà anche protagonista di una serata, il 10 novembre, con la prima americana de ‘L’ultimo imperatore’ in 3D e di una speciale masterclass tenuta dal regista alla UCLA, il 12 novembre.
Due mostre fotografiche infine accompagneranno questo lungo viaggio del cinema italiano a Los Angeles. Nella cornice dell’AFI Fest HOLLYWOOD – ROMA, una selezione di scatti provenienti dall’Archivio Storico Luce, racconterà la straordinaria storia dei viaggi e del rapporto tra i protagonisti dello star-system internazionale degli anni Cinquanta e la Hollywood sul Tevere.
L’altra mostra è PORTRAITS, una raccolta di ritratti dedicati ai protagonisti del nostro cinema, visti dall’obiettivo complice di un fotografo acclamato come Fabio Lovino. La mostra sarà ospitata dall’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, dal 14 novembre al 31 dicembre.
Con Cinema Italian Style una selezione significativa della produzione italiana raggiunge uno dei centri fondamentali del cinema mondiale, portando a una platea di spettatori, stampa e operatori nordamericani, grandi prime, una diversità di generi e narrazioni tra felici conferme e opere prime di qualità, e –  fattore decisivo per la promozione dei film – un’attenzione particolare al lavoro degli attori.
Con un omaggio alla più bella storia del nostro cinema – a partire dal Fellini ritratto da Scola sul manifesto della rassegna – messaggio e volano ideale per il rapporto tra la nostra cultura cinematografica e il pubblico statunitense.

Francesco Lomuscio

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