La vita di Adele: il film che fa ancora tanto discutere

Sono passati ben 7 anni dall’uscita de La vita di Adele, un film che ha molto di più dell’apparenza erotica di cui si è tanto discusso, e che ciclicamente torna sulla bocca di tutti.

La vita di Adele
La vita di Adele

Il film, che è riuscito ad ottenere la Palma d’oro, diviso tra il regista – Kechiche – e le giovani Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux, interpreti del film, non ha mai smesso di far parlare di sé per l’audacia della storia stessa (tratta dalla graphic novel Il blu è un colore caldo). In realtà la storia ha molto di più da offrire del palese erotismo contenuto nella trama.

Il film sarà inoltre proposto dal canale Cielo questa sera alle ore 21.15

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La vita di Adele, uno sguardo al film di Kechiche

La vita di Adele
La vita di Adele

La trama di La vita di Adele è già un primo indizio di cosa si nasconda sotto la superficie: protagonista della storia è, come da titolo, Adele (Adèle Exarchopoulos), una quindicenne liceale che nella vita ha due sole certezze: è senza dubbio una ragazza e le ragazze devono stare con i ragazzi.

Questa certezza però viene sconvolta dall’incontro con Emma (Léa Seydoux), bellissima donna  dallo stile mascolino e i capelli blu. L’istinto non fa altro che portarla verso la donna e metterà in discussione tutto quello che pensava di sapere, anche sulla sua sessualità. Per farlo Adele si avvicina sempre di più al mondo della donna dai capelli blu e le due finiscono per innamorarsi, arrivando anche alla convivenza.

Con il tempo però le due faranno esperienza e il loro amore, per quanto passionale, sarà messo a dura prova; Adele intraprende la carriera di maestra, pur avendo un discreto talento come scrittrice mentre Emma ambisce a diventare pittrice, frequentando persone sempre più eccentriche. Questo le apre gli occhi su Adele e la imbarazza vedere la ragazza non seguire i propri sogni e ambizioni.

Quella che è stata descritta come una pellicola erotica è quindi a tutti gli effetti un film sull’educazione sentimentale ed esistenziale, incorniciata da un’audace storia d’amore. Nonostante questi buoni propositi, però la storia produttiva del film non è stata semplice e le attrici, a distanza di tempo, hanno detto la loro confidando che tornando indietro non lo avrebbero più fatto.

E non certo per le scene erotiche, che tutto sommato godevano di un certo grado di freddezza alla lunga, ma perché entrambe si sono sentite manipolate dal regista – Kechiche – che stando alle due è così maniacale da averle filmate in ogni momento della giornata e da averle costrette a stare insieme più possibile per creare un’unione che fosse sincera, vera. La Exarchopoulos ha addirittura avuto bisogno di una vacanza alla fine delle riprese, per recuperare un po’ di equilibrio dopo lo stress psicologico a cui è stata sottoposta.

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