IN SALA – ‘The Conjuring – L’evocazione’ di James Wan, RECENSIONE

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THE CONJURING – E verrebbe da dire: finalmente! Non si vogliono fare paragoni scomodi, ma sono stati pochissimi i film nella storia che hanno trattato il tema dell’esorcismo e della possessione con tale accurata precisione. Sorvolando tutta la storia legata alla travagliata produzione del film e all’adattamento da quanto accaduto nella realtà ‘The Conjuring’ è un film girato da uno che ne sa di cinema. James Wan, già regista di ‘Saw – l’enigmista’ e ‘Insidious’, ci regala un’opera ben confezionata e molto intelligente. La pellicola parte in sordina, regalandoci una prima mezz’ora lenta e senza grandi avvenimenti. Una scelta del regista dettata ad aumentare la suspence, fino a farla decollare nella seconda parte del film dove questa esplode.

Wan lavora molto sul visto e sugli spazi, costruendo una casa che ricorda molto quella di ‘Amityville Horror’ ma la supera e sublima. Il regista, nonostante la sua origine malese dove il cattolicesimo riguarda solo il 6% della popolazione, ci regala una visione cristiana. Dio è il centro del film, l’unica cosa in grado di impaurire e sconfiggere l’oscuro e il malvagio. Altra novità assoluta è il punto di vista da cui vengono osservati i fatti, non come al solito dalla parte della famiglia vittima di possessioni ma da quella di chi cerca di aiutarli. Protagonisti infatti sono i coniugi Warren, professionisti in paranormale realmente esistiti. La vera Sig.ra Warren inoltre è nel cast del film come consulente tecnico.

Un film insomma da vedere assolutamente con gli occhi di chi non vuole giudicare troppo in fretta.

M.F.

Scheda tecnica – 
Anno: 2013
Durata: 112 min
Regia: James Wan
Sceneggiatura: Chad e Carey Hayes
Produttore: Rob Cowan, Tony DeRosa-Grund, Peter Safran
Produttore esecutivo: Walter Hamada, Dave Neustadter
Casa di produzione: Evergreen Media Group, New Line Cinema, Safran Company
Distribuzione (Italia): Warner Bros.
Fotografia: John R. Leonetti
Montaggio: Kirk M. Morri
Musiche: Joseph Bishara
Scenografia: Julie Berghoff
Costumi: Kristin M. Burke

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