RECENSIONE – ‘To the wonder’ di Terrence Malick

PgFlQanTO THE WONDER MALICK – Se c’è un regista ancora in grado di farmi piangere all’interno di una sala cinematografica quello è Terrence Malick. Il regista statunitense colpisce un’altra volta nel centro con To the wonder. Secondo film di quella che con Tree of life sembra essere proprio una trilogia, la storia narra dell’amore tra Neil e Marina. Un’amore tormentato che riflette sul rapporto piu’ generale tra uomo e donna, ma anche sulla fiducia e la fedeltà. Se ne rende partecipe uno strepitoso Javier Bardem, nei panni di un sacerdote che ha perso la fede.

Malick riesce con la cinepresa a dipingere emozioni, sentimenti. Col suo fare emotivo ci riporta indietro nel tempo quando con La rabbia giovane provò per la prima volta a raccontare una relazione tra un uomo e una donna. Ma To the wonder va ben oltre, lasciandoci molti spazi di riflessione, evidente  l’influenza di Antonioni, e preparandoci a un disperato finale che poi non arriverà. To the wonder sembra essere l’altra metà della mela lasciata inespressa da Tree of life, lo completa e lo esalta. Lo spettatore rimane spiazzato da un film che usa la narrativa solo come sottofondo ai sentimenti, alle emozioni e alla vita. Il film finisce per emozionare e per coinvolgerti, scorrendo anche se poco accade lungo la linea del tempo. Un’esperienza che difficilmente vi lascerà indifferenti.

M.F.

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