Lo scorso 29 giugno è ricorso l’anniversario della morte dell’attrice americana Katherine Hepburn; a dieci anni dalla sua scomparsa, la ricordiamo per aver vinto quattro Oscar e soprattutto per la sua lunga relazione con Spencer Tracy.
Attrice di talento e camaleontica, sfidò le convenzioni hollywoodiane chiedendo di apparire senza trucco e di vestire in modo normale, lontano dalle esigenze del glamour dell’epoca. Probabilmente questi furono tra i motivi che le causarono le antipatie di alcuni importanti studi cinematografici, che non gradivano il suo aspetto ribelle e la sua fisicità mascolina. Tra i suoi film ricordiamo: Piccole donne (1933), Susanna (1938), Scandalo a Filadelfia (1940), La Regina d’Africa (1951), Indovina chi viene a cena? (1967).
Incurante delle reazioni della critica, l’attrice fu sempre spinta dalla volontà di seguire i suoi desideri e non si preoccupò mai delle ire che avrebbe potuto provocare. Una forte personalità dunque, ma anche una grande artista, capace di sfidare i canoni di bellezza dell’epoca e la stereotipata immagine di donna sottomessa e anonima.
Sveva Valenti
