Tiziano Ferro in tribunale per…

tiziano_ferro_4

Prima udienza per il processo a carico di Tiziano Ferro, accusato di aver evaso il fisco italiano per circa tre milioni di euro.

Ieri mattina il nome del cantautore pontino era in cima alla lunga lista di udienze fissate davanti al giudice monocratico Lorenzo Ferri. Il magistrato è prossimo al trasferimento in un altro tribunale e dunque il processo è stato rinviato di sei mesi, esattamente al 23 dicembre quando dovrebbe essere già in servizio il sostituto di Ferri.

Il cantautore è accusato di aver violato l’articolo 5 del decreto legislativo numero 74 del 2000, ovvero di aver evaso le tasse nel periodo in cui risultava residente in Gran Bretagna, esattamente tra il 2006 e il 2008. Gli accertamenti partirono dall’Agenzia delle Entrate di Latina che, dopo aver raccolto dati e numeri relativi al patrimonio di Ferro, inviò un dettagliato dossier alla Procura della Repubblica per una valutazione sulle implicazioni penali. Il fascicolo finì in mano al procuratore aggiunto Nunzia D’Elia che si occupò personalmente dell’inchiesta sui conti di Tiziano Ferro e su quanto le casse italiane avrebbero dovuto incassare. Alla fine i conteggi portarono alla cifra di tre milioni di euro non versati.

L’ipotesi è che il cantautore, pur avendo trasferito la sua residenza all’estero, non abbia trascorso fuori dall’Italia il tempo necessario a rendere il trasferimento effettivo e reale. In sostanza si sarebbe trattato di una sorta di escamotage per evadere le tasse italiane. Una tesi che dovrà essere adeguatamente dimostrata davanti al giudice che si occuperà del processo. Tiziano Ferro, difeso dal prestigioso studio legale di Giulia Bongiorno, si è sempre difeso dicendo che il cambio di residenza era reale e che lui passava molto tempo all’estero anche per i suoi impegni con i concerti dal vivo che lo trattenevo a lungo lontano dall’Italia.

Il cantautore aveva inutilmente impugnato le cartelle esattoriali, per ben quattro volte, davanti alla commissione tributaria provinciale. A Ferro è stata negata anche l’adesione allo scudo fiscale. Ora la partita si giocherà interamente in tribunale.

Fonte: Leggo.it

Impostazioni privacy