Robert Downey Jr: “Mi drogavo con mio padre a otto anni”

Robert Downey Jr.“In casa girava molta marijuana. Mio padre mi passò il primo spinello quando avevo otto anni, mentre stavo suonando Thelonious Monk al pianoforte. Ci facevamo insieme, era il suo modo per volermi bene, per dimostrarmi amore nell’unica maniera che conosceva”, a raccontare la sua vita di eccessi l’attore Robert Downey Jr. Figlio di un regista indipendente, l’attore è stato un prodigio del grande schermo sin da piccolo, ma ad accompagnarlo c’è sempre stata la droga: “La cosa più importante nella vita di un addicted – ha dichiarato a “Max” – è il recupero. Oggi sono orgoglioso di riuscire a mantenere i miei impegni, non solo nei confronti di amici e famiglia, ma anche con il pubblico. Dopo una vita passata a essere inaffidabile ho scoperto quanto sia bello portare a termine un progetto, un’idea, una promessa. La disciplina è una forma di rispetto nei confronti della vita”.
Con il recupero anche il rapporto con i figli è cambiato: “Sono un padre abbastanza severo, presente, soprattutto con Exton, il mio figlio più piccolo. Con lui è tutto nuovo perché questa volta sono sobrio. Riesco persino a cambiargli i pannolini, cosa difficilissima da fare quando sei completamente stonato”.
Ad aiutarlo nella sua battaglia la recitazione: “È qualcosa che amo fare perché ogni volta è nuovo, stimolante e intimidatorio allo stesso tempo. Ci sono poche cose nella vita che rimangono tali dopo averle provate tre volte. Idem per il paracadutismo, adrenalina pura, un rush comparabile solo all’eroina, ma senza la negatività della droga. Scusate l’analogia, ma sono e rimango un tossico, anche se le mie dipendenze sono cambiate. Purtroppo per me i ruoli spesso si confondevano con la realtà in cui vivevo, ero diventato il poster boy della cattiva gestione farmaceutica. Ero convinto che da drogato avrei reso meglio, molto di più. Dall’altra parte, anche con tutti gli errori, non riuscivo a toccare il fondo. E senza essere arrivato in fondo, non puoi cominciare a risalire”.

Fonte: Leggo

Impostazioni privacy