“Zero Dark Thirty” finisce sotto inchiesta!

Dopo essere stato candidato a cinque premi BAFTA e a un giorno dalle Nomination agli Oscar 2013, il nuovo film di Kathryn Bigelow, “Zero Dark Thirty”, continua a far discutere negli Stati Uniti. Dopo le pesanti critiche sulla rappresentazione dei durissimi metodi di interrogatorio utilizzati dalla CIA e per come è avvenuta la scoperta del rifugio dello “Sceicco del Terrore”, Osama Bin Laden, il film è finito sotto la lente d’ingrandimento di alcuni esponenti politici. I senatori  John McCain (Arizona), Carl Levin (Michigan) e Dianne Feinstein (California) hanno aperto un’idagine ufficiale per stabilire se c’è stato uno scambio di informazioni secretate tra i realizzatori di “Zero Dark Thirty” e fonti interne all’ Intelligence americana. La Bigelow intende precisare che:  “In realtà il film mette in luce la professionalità  dei servizi segreti negli ultimi dieci anni , il loro coraggio la loro tenacia, il loro impegno  e anche il loro sacrificio che ha portato a questa operazione con successo e il pubblico ha la possibilità d’immedesimarsi con queste persone che sono state al centro della caccia. Poi dobbiamo dire che il film era in fase di costruzione ben prima dell’ operazione che ha portato all’uccisione di Bin Laden e che è stato fatto un enorme sforzo, perchè abbiamo dovuto scartare un sacco di lavoro per portare questa storia sullo schermo che spero la gente vada a vedere”. Dall’altra parte, l’ex vice direttore della CIA, Michael Morell, ha stigmatizzato la versione del racconto giudicandolo non realistico. Quel che è certo è che uno dei capolavori dell’anno e in lotta per gli Oscar 2013, che uscirà in tutte le sale negli Stati Uniti l’11 gennaio e nel nostro paese il 7 febbraio, continuerà a far parlare di sè ancora per molto tempo.

Diego Pedullà

 

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