In sala: la speranza di sovvertire il futuro, “Acciaio”

Uscirà nelle sale il 15 novembre il film di Stefano Mordini, presentato alla 69sima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: “Acciaio”. E’ una storia tratta dal romanzo di Silvia Avallone, ma rimodellato dal regista attualizzandolo al momento di crisi che stiamo vivendo oggi. Da una parte abbiamo Alessio, interpretato da un emozionante e sempre più convincente Michele Riondino, che incentra tutta la sua esistenza sul suo lavoro presso una fabbrica di acciaio di Piombino e cerca di conquistare l’amore di Elena (la bella ed elegante Vittoria Puccini), che dopo una lunga assenza ritorna nella sua vita in maniera improvvisa e inaspettata. Dall’altra c’è la sorella di Alessio, l’adolescente Anna, che stringe una complice amicizia con la coetanea Francesca (interpretate rispettivamente dalle sorprendenti, al loro esordio, Anna Bellezza e Matilde Giannini), e insieme cercano una loro identità e una speranza di futuro, che all’orizzonte, al di là del mare della bella cittadina toscana, sembra non palesarsi. Il regista è bravo nel rappresentare due mondi distinti che s’intersecano tra loro: la forza del lavoro che ti permette di condurre una vita di certezze (come la fabbrica dove lavora Alessio) e il punto interrogativo di due ragazze adolescenti che cercano di ribellarsi a una realtà dove le prospettive non sono delle più rosee, anche per colpa di un paese in forte crisi che non ti da l’opportunità d’emergere.

Diego Pedullà

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