Roberto Benigni nasceva a Castiglion Fiorentino il 27 0ttobre 1952. Un bambino, che con il tempo, sarebbe diventato un vanto dell’Italia per le sue performance come attore, come regista e come intrattenitore di folle, apprezzato anche a livello internazionale, da pubblico e critica. Indimenticabile il suo successo, “Non ci resta che piangere” (1984), insieme al mitico Massimo Troisi. Ma è con il suo capolavoro “La vita è bella” (1999), recitando a fianco della moglie Nicoletta Braschi, che ha colpito il cuore di tutti noi, rappresentando in forma ironica, la tragedia dell’Olocausto. Conquistandosi apprezzamenti nel nostro paese e ottenendo riconoscimenti all’estero. Infatti con questa pellicola vinse due Oscar, uno come miglior attore protagonista e uno per la miglior regia. Famoso anche per la sua candidatura a Premio Nobel della letteratura (2007), per aver soprattutto contribuito a diffondere nel mondo, la “Divina Commedia” di Dante Alighieri. Viene ricordato per le sue apparizioni istrioniche al Festival di Sanremo, ma anche per aver raccontato in forma più seria la storia dell’Unita d’Italia, valorizzando l’inno e la bandiera. Negli anni si è distinto per aver preso di mira i principali esponenti politici italiani, uno su tutti l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Diventato, il 15 giugno 2012, Cittadino Onorario della città di Firenze. Come tutti gli artisti ha avuto i suoi alti e bassi, e dopo flop alla regia, come “Pinocchio e “La tigre e la neve”, ha recitato nell’ultimo film di Woody Allen, “To Rome with Love”. Noi gli facciamo “Tanti Auguri” e speriamo di rivederlo presto anche dietro la macchina da presa, magari per stupirci con un altro capolavoro, di cui il cinema italiano ha bisogno.
Diego Pedullà
