Sta sollevando consensi il nuovo “docufilm” del grande regista afroamericano Spike Lee, presentato alla 69° mostra del cinema di Venezia. Grazie all’ amicizia e ai suoi trascorsi di collaborazione artistica con il cantante, riesce a mettere in luce certi aspetti della vita di Maichael Jackson ai più sconosciuti, come la ricerca maniacale della perfezione, in ogni suo gesto, e la conoscenza approfondita di artisti del passato come Fred Astaire, James Brown, Steve Wonder. Il volersi sempre migliorare del “mito” è quello che il regista mostra nella sua pellicola “Bad 25”, tralasciando le chiacchere che si sono fatte, a volte a sproposito, nei confronti di Jacko, in modo da ripropporre in tutta la loro essenza canzoni e videoclip, come Bad o Thriller, che scatenano grande entusiasmo nelle generazioni future.
Diego Pedullà