IN DVD POVERI MA BELLI –
Nazione: Italia
Regia: Dino Risi
Sceneggiatura: Dino Risi; Pasquale Festa Campanile; Massimo Franciosa
Musica: Giorgio Faber
Cast: Renato Salvatori; Maurizio Arena; Marisa Allasio; Memmo Carotenuto; Alessandra Panaro; Lorella De Luca; Gildo Bucci; Lina Ferri; Rossella Como; Virgilio Riento; Luciano Berti; Mimmo Poli; Claudine Astrella; Ughetto Bertucci; Maurizio Ponticelli; Erminio Spalla
Durata: 101’
Valutazione * * * / * * * *
Trama
A Piazza Navona abitano due bei ragazzetti della Roma del tempo. Ormai l’adolescenza è finita da un pezzo e ci si arrangia come si può, non senza dimenticare il divertimento e soprattutto il bel sesso. Infatti i due sono dei sciupafemmine e finiranno a litigare per la bella Giovanna. Il finale regalerà delle sorprese.
Recensione
Guido Aristarco si pronuncia in maniera denigrante verso questo piccolo film che rappresenterà una lucida trasposizione per la gente che verrà dopo. Definirà questa pellicola infatti come il passaggio dal Neorealismo al Neoerotismo per giustificare la sfrontatezza della Marisa Allasio e dei due bei giovanotti, Renato Salvatori e Maurizio Arena.
La storia si sviluppa forse anche banalmente ma da il segno al cinema del tempo come di un passaggio verso qualcosa di diverso rispetto a ciò che avevamo visto prima. Se la Lollobrigida/ Bersagliera di Pane, amore e Fantasia ci aveva mostrato finalmente la donna in altri panni, spogliata di quella falsa pudicizia inoltrata dal ventennio fascista, qui la donna assume un ruolo vero e proprio da protagonista. C’erano stati già dei tentativi magari anche riusciti di protrarre il volto femminile e di cospargerlo di un substrato di malizia in Peccato che sia una canaglia di Alessandro Blasetti ma comunque il film era finalizzato a una prevalenza maschile dovuta sempre però dall’incitamento femminile.
Vediamo qui invece una ragazza, prossima donna, bellissima che si prende gioco dei due giovanotti belli e muscolosi. I due rischiano di rovinare la loro amicizia passandosi di volta in volta la seppur bellissima Giovanna. Finiranno per perderla tutti e due rimanendo fregati e soddisfacendosi almeno in parte prendendo in moglie le rispettive sorelle da sempre innamorate di loro.
La critica attaccò ferocemente questa pellicola con poche motivazioni e forse solo un subdolo moralismo evidenziato dalla necessità di andare contro per forza a un qualcosa che rompeva con gli schemi. Nella storia del cinema rimane fisso come un punto di svolta che aprirà poi la strada alla commedia all’italiana.
Anche per il successo di pubblico che si riconosceva nella trama avrà due seguiti imposti dalla Titanus e diretti dallo stesso Risi: Belle ma povere e Poveri milionari.