In dvd: ‘Mio figlio professore’ di Castellani con Aldo Fabrizi

IN DVD MIO FIGLIO PROFESSORE –
Nazione:
Italia
Regia: Renato Castellani
Soggetto: Renato Castellani; Aldo Fabrizi; Emilio Cecchi; Suso Cecchi D’amico; Fulvio Palmieri; Fausto Tozzi
Sceneggiatura: Renato Castellani; Aldo Fabrizi; Emilio Cecchi; Suso Cecchi D’amico; Fulvio Palmieri; Fausto Tozzi
Musica: Nino Rota
Cast: Aldo Fabrizi; Giorgio De Lullo; Mario Pisu; Diana Nava; Lisetta Nava; Pinuccia Nava; Nando Bruno; Diego Calcagno; Gabriele Baldini; Ercole Patti; Mario Soldati; Ennio Flaiano; Vincenzo Talarico; Paolo Monelli; Francesco Jovine; Guido Agnoletti; Raffaele Caporilli; Tanino Chiurazzi; Mirella Monti
Durata: 85’

 

Valutazione   * * *  / * * * *

 

Trama
”Un padre come ce ne sono pochi, un figlio come ce n’è tanti” così dice a un certo punto una voice over. Aldo Fabrizi è un padre, lastricato di buone intenzioni, che si fa in quattro per assicurare un futuro migliore del suo al figlio, non gli sarà riconoscente.

 

Recensione
Siamo nell’immediato dopoguerra, l’Italia si sta ricostruendo e il cinema sta maturando dal Neorealismo in direzione della commedia. Aldo Fabrizi è Orazio Belli, un bidello di non grandissima istruzione ma dal cuore immenso. Diventa padre, ma purtroppo si trova di fronte alla perdita della sua compagna e come spesso succedeva al tempo è costretto a fare al bambino anche da mamma. Il suo obiettivo è assicurargli quella tranquillità che a lui è sconosciuta, facendolo diventare un professore. Gli anni scorrono in fretta e ci ritroviamo dopo poco catapultati in un futuro dove il bimbo è diventato un adulto. Orazio Belli Jr è un professore di latino ma del padre e del suo mondo si vergogna anche un po’, il tutto ci condurrà verso un finale tragico e commovente.
Aldo Fabrizi come al solito è la commedia, è il comico e il tragico insieme; c’è la battuta che ti fa sorridere e l’atteggiamento che ti fa piangere. Questo film capolavoro, spesso ignorato dalla critica rimane uno dei migliori dell’attore romano e sicuramente un capolavoro di commozione, sentimentalismo e introspezione. Invitiamo a riflettere e se ci sentiamo tristi a guardare Fabrizi nel finale, e soprattutto se siamo ancora in tempo, abbracciamo nostro padre e diciamogli quanto gli vogliamo bene.

 

Matteo Fantozzi

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