In dvd: ‘Contamination’ di Luigi Cozzi

IN DVD CONTAMINATION COZZI –

VALUTAZIONE:  * * / * * * *

Finalmente dalla Francia è uscito un cofanetto che era assente nelle collezioni dei migliori fanatici. Contamination infatti era un film che si poteva trovare, e anche con una certa difficoltà, solamente in francese ed è grazie a questa produzione promossa dalla Neo publishing che per la prima volta compare il film con traccia e sottotitoli in italiano. All’interno del cofanetto, anche apprezzabile nella grafica, troviamo l’opera prima del regista Luigi Cozzi e cioè Il Tunnel sotto il mondo liberamente ispirato ai racconti fantascientifici di Frederikch Pohl. La pellicola è presentata dallo stesso regista ed è un esperimento davvero particolare. Partito come un progetto a low-budget e girato in appena 4 giorni, all’interno troviamo diverse situazioni che scaturite dall’insufficienza economica risultano essere piuttosto interessanti: audio fuori sincrono; diversi personaggi interpretati da una stessa persona; raccordi sbagliati; effetti allucinati e allucinanti. Il film risulterà ai più noioso e pesante, invece è un saggetto di poetica cinematografica e in alcuni punti anche esistenziale. Una riscoperta importante per il cinema italiano di genere.
Contamination è invece conosciuto molto nel settore ed atteso da chi faticava ad usare con dimestichezza la lingua francese. Conosciuto anche come Alien contamination, esce nel ’80 dopo che lo stesso Luigi Cozzi rimase affascinato dalla visione, a New York, di Alien di Ridley Scott.
Ritrovata una nave al porto di New York contenete uno strano carico di caffè, la polizia inizia ad indagare. Presto diversi uomini, a contatto con dei strani bozzoli verdi, inizieranno ad esplodere. Questo porterà a una spedizione, direzione Colombia, per trovare l’origine di una raffineria di caffè responsabile delle misteriose morti.
Sicuramente, anche in questo caso, ci troviamo di fronte a un film molto particolare che forse ha anticipato i tempi e non è stato compreso. La sfilacciata sceneggiatura e gli evidenti buchi lo hanno reso un altro punto morto della carriera di Cozzi, senza passare alla storia. Ma di certo come si può scoprire, anche consultando questo dvd, è un’opera matura e di studio di un genere di cui il regista è un grande conoscitore. I rallenty e gli effetti volutamente insistiti fanno reggere in piedi una struttura comunque fragile. Il finale, con il mostro, è poi l’apoteosi di quanto Cozzi pensasse le immagini fossero importanti per la riuscita del film, infatti il mostro è mostrato poco e male proprio perché brutto e irreale. Il tutto condito, come insegna un gran filone del genere, da un sottile tocco di ironia soprattutto guardando in direzione di certe istituzioni che di solito si trovano in situazioni dalla difficile comprensione.
I due dvd si presentano come un’opera completa, e  nonostante i due film siano lontani 20 anni, sembra che segnino una continuità spazio temporale nella filmografia dell’autore. I contenuti speciali, arricchiti da un’intervista di delucidazione allo stesso regista, accrescono quello che può essere lo studio di un pezzo di storia di genere. Un’iniziativa che ha levato un po’ di polvere dagli archivi e ha accresciuto le nostre conoscenze di cineamatori.

Matteo Fantozzi

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