Le vite dei registi: Alex de la Iglesia, il maestro del macabro iberico

LE VITE DEI REGISTI DE LA IGLESIA –
Alejandro de La Iglesia Mendoza, detto Alex, nasce a Bilbao il 4 Dicembre 1965. Passa la sua infanzia tra film fantastici e fumetti decide finite le scuole dell’obbligo di laurearsi in filosofia all’ Università di Deusto. Subito dopo la laurea pubblica il suo primo libro Payasos in la lavadora, facile la traduzione e facile pure capire lo stile di un autore che va via via formandosi. Inizia a frequentare l’ambiente cinematografico perchè è lì che vuole sfondare anche se per iniziare si accontenta della tv dove dirige Todo per la Pasta.
Nel 1991 l’opera prima il cortometraggio Mirindas Asesinas, il quale riceve svariati premi e che gli permette di conoscere Pedro Almodovar tramite il quale gira il suo primo lungometraggio, Azione Mutante, grazie alla casa di produzione Deseo. Siamo nel 1993 e siamo ancora lontani dalle tematiche di genere ma il giovane ragazzo sta diventando uomo anche se per ora si occupa ancora di fantascienza. Dopo due anni gira il suo capolavoro El dia de la Bestia che tra l’altro tra i protagonisti vede anche Maria Grazia Cucinotta, la pellicola gli permette di vincere il premio Goya come miglior regista. Successivamente da mettere in rilievo La comunidad del 2000, piccolo capolavoro di ironia grottesca. Nel 2008 con Oxford Murders debutta a Hollywood con il suo primo film in lingua inglese.
Ormai considerato il degno erede di Guillermo Del Toro, speriamo non solo per l’aspetto fisico, ce lo deve ancora dimostrare del tutto anche se si merita il titolo di Autore con la A maiuscola.

Matteo Fantozzi

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