L’ultima casa a sinistra, la nascita del Rape e Rage

L’ULTIMA CASA A SINISTRA –

Regia: Wes Craven
Sceneggiatura: Wes Craven; Sean Cunningham
Fotografia: Victor Hurwitz
Montaggio: Wes Craven
Musica: David Hess
Interpreti: David Hess, Lucy Grantham, Sandra Cassel, Marc Sheffler, Jeramie Rain, Fred Lincoln, Gaylord St James
Nazione: USA
Durata: 91′

VALUTAZIONE: * * * * / * * * *

Trama del film:
Due feroci maniaci sessuali evadono dal carcere e, insieme a un drogato e una prostituta, rapiscono due ragazze. La sorte delle due è delle piú terribili, sottoposte a tremende sevizie e torture dai sequestratori e infine ammazzate a sangue freddo. I colpevoli poi hanno la cattiva idea di farsi ospitare nella casa degli ignari genitori di una delle loro vittime…

Recensione:
L’ultima casa a sinistra
è l’opera prima di un regista di fama mondiale Wes Craven (autore tra gli altri di NightmareScreamLe colline hanno gli occhi La casa nera). Nonostante sia il lavoro di un regista alle prime armi è un pezzo di vera maturità e complessità. Ci viene introdotto come un documentario da proiettare nelle scuole con uno scopo didattico. In realtà ci troviamo di fronte a un’opera di chiara critica sociale. Scritto dalle abili mani di Craven e Sean Cunningham (che nel ’80 sarà il regista di Venerdì 13L’ultima casa a sinistra era nato, ma pochi lo sanno, con un film a forte tinte hard-core. Letto e revisionato il copione i due si resero presto conto che però si poteva scivolare verso tinte differenti. La violenza è un parametro che progressivamente cresce con lo scorrere del timing. Se nella prima mezz’ora ci troviamo di fronte alla solita storia di due ragazze alla ricerca di divertimento, con lo scorrere del tempo la pressione sale. Infatti presto alla ricerca di sostanze stupefacenti entreranno in contatto con una banda di malviventi fuggiti di prigione. Subiranno sevizie fino a rimetterci la pelle.
Il film è liberamente ispirato a La fontana della vergine di Ingmar Bergman (autore tra gli altri di Persona e de Il posto delle fragole). Lo stesso Craven disse di aver avuto l’idea dopo averlo visto e di aver tentato di renderlo in una versione moderna. The last house on the left, così il titolo originale, sarà fonte di ispirazione talmente coinvolgente che nel recente Saw II (diretto magistralmente da Darren Lynn Bousman come i seguenti due capitoli Saw III, Saw IV) Jigsaw dirà al commissario che suo figlio si trova nell’ultima casa a sinistra. Fino a quando addirittura Mario Bava (regista de La maschera del demonio, I tre volti del terrore) adatterà Krug e Fred per comporre il suo quadretto di malviventi all’interno del suo Cani Arrabbiati.
E’ chiaro come in poco tempo la pellicola sia diventata  un Cult-movie per dirlo come farebbero gli americani. Il finale rappresenta l’esplosione di tutto quanto successo prima. I malviventi avranno la cattiva idea di farsi ospitare nella casa di una delle due malcapitate. I genitori, scoperto il fatto, progetteranno la loro vendetta. La madre strapperà con un morso il pene a Fred e il marito taglierà a pezzi con la motosega Krug ispirando poi la sete di sangue di Tobe Hooper (in Non aprite quella porta, il regista è anche autore di Quel motel vicino alla paludePoltergeist).
Dopo aver subito diversi tagli, questo capolavoro affronterà problemi di produzione fino a quando si affiderà alla Lobster Enterprises. Soprattutto nel Regno Unito i problemi da affrontare saranno quelli della distribuzione che nel ’74 fu vietata. Fu poi l’home video a rilanciare il clamore molti anno dopo con l’esplosione del VHS.
Sicuramente rimane uno dei più grandi successi di tutti tempi per il cinema di genere purtroppo la sua fama anche probabilmente per i tempi non maturi fu frenata dalla violenza e dalla sua carica esplosiva. Noi però non ci stancheremo di guardarlo e riguardarlo invidiando chi è riuscito a contemplarlo al cinema.

 

Matteo Fantozzi

 

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