Habemus Papam (2011), di Nanni Moretti – al cinema un film crudo e reale sul non-essere

HABEMUS PAPAM NANNI MORETTI  –


Nazione: Italia
Regia: Nanni Moretti
Sceneggiatura: Nanni Moretti, Francesco Piccolo,Federica Pontremoli

 

TRAMA –Si riunisce il conclave per l’elezione del nuovo Papa. Viene eletto Melville, che però tra lo stupore generale si rendere conto di non essere in grado di ricoprire la carica.

RECENSIONE –

Nanni Moretti torna al cinema a cinque anni da ‘Il Caimano’ e stavolta tocca un tema molto delicato, quello della vita ecclesiastica. Nel mirino non solo il Papa, ma proprio la vita di chiesa in generale.
Uno sguardo sull’incapacità di uomo di fronte a quello che è il sogno della sua vita e la sua realizzazione, l’impossibilità di un uomo a essere guida di un popolo che pende dalle sue labbra. Melville così si sente, anche in terza età avanzata non riesce a sentirsi in grado di ricoprire l’importante carica. Decide allora di fermarsi un attimo e di riflettere su quello che gli ha dato la sua vita. Il finale poi è la rassegnazione a essere umili.
Film che passa da buona opera a capolavoro grazie alla presenza di uno straordinario Michel Piccoli. L’attore francese sembra tornato quello di ‘Ritorno a Casa’ di Manoel De Olivera, il ritmo è molto simile.
Strepitosa l’interpretazione poi dello stesso Nanni Moretti, che fa uno psicologo non credente l’unico in grado di salvare il Papa. Alla fine rimane chiuso dentro al conclave, e organizza un torneo di pallavolo tra vescovi. La sua figura è quella di un profeta fuori tempo, di qualcuno che cerca di dire la sua di fronte a un mondo che non è in grado di capire quant’è avanti. A dire questo è lui stesso, che di fronte alla fine del torneo dice la frase più bella: “In questo mondo non c’è più tempo”. Summa di tutto quello che accade nel mondo.

Matteo Fantozzi

 

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