Sidney Lumet, ci saluta l’autore della rivoluzione di Hollywood

Sidney Lumet - ci piace ricordarlo così

MORTO SIDNEY LUMET –
Ci lascia Sidney Lumet in una calda serata di Aprile. Un regista in grado di infiammare le nostre anime e di ricevere la nomina di rivoluzionario in un periodo particolare vissuto da Hollywood. Lumet è stato in grado di lavorare con attori dal grande calibro, e in grado di gestire molte situazioni difficili sui set cinematografici in cui ha lavorato.

Di lui si ricordano molti capolavori, anche se online vengono soprattutto sottolineati ‘Quel Pomeriggio di un giorno da Cani‘, ‘Serpico‘ e ‘Quinto Potere‘. Di certo tre pietre miliari, ma non l’uniche stelle che illuminano il cielo di Lumet.

Il regista di Filadelfia infatti debutta alla regia nel 1957, realizzando ‘La parola ai giurati’, film in cui molti ricorderanno uno strepitoso Henry Fonda. Presto il regista guadagna fama e fiducia a Hollywood, dove inizia a imporre le sue idee e i suoi stilemi che lo portano a realizzare film più personali come ‘La Collina del Disonore’ e ‘Chiamata per il morto’.

Successivamente arriva anche il successo di pubblico, con il già citato ‘Serpico‘. Una pellicola che lancia un giovane Al Pacino, già visto nel ‘Padrino’ di F.F. Coppola ma pronto a un definitivo salto di qualità che lo porterà a film come ‘Scarface’ e ‘Carlito’s Way’ entrambi diretti da Brian De Palma.

L’avventura di Sidney Lumet lo porta successivamente ancora in prima pagina con ‘Quel pomeriggio di un giorno da cani’ e con ‘ Quinto Potere’, ma è un film minore come ”Riflessi di uno specchio scuro’ a fargli guadagnare l’amore della critica.

Tante opere e tanto lavoro, fino al recente, 2007, ‘Onora il padre e la madre’ che ha spopolato ricevendo 11 premi e 12 nomination in festival e mostre internazionali.

L’ultimo film lascia un testamento morale, di un grande regista che ci mancherà.

Ciao Sidney!

Matteo Fantozzi

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