Poetry (2011), di Chang-dong Lee- al cinema

Poetry al Cinema

POETRY AL CINEMA –

Cast & Credits:

Paese: Korea del Sud
Regia: Chang-dong Lee
Sceneggiatura: Chang-dong Lee
Anno: 2011
Durata: 139′

TRAMA: Mija vive momenti difficili nella sua vita da 65enne. Una malattia alle porte e un nipote che conduce una vita sregolata ambientano le sue giornate, ma lei fa finta di niente e cerca di rinascere col mondo della poesia.

RECENSIONE: Il cinema orientale torna, come spesso ha fatto, a parlare di sentimenti e lo fa con una regia maestrale e una splendida Yun Jeong-hie nei panni della protagonista Mija.
Le difficoltà della vita spesso si calano all’interno di qualcosa che cerca di farci ritrovare la semplicità e la tranquillità, per Mija questo lo fa la poesia.
Un film che aiuta a riflettere su diversi punti, come quello della malattia che ti distrugge la vita o sul valore della famiglia. Come la figlia che gli scarica il nipote dentro casa e sparisce in cerca di lavoro, senza farsi vedere o mandargli qualche soldo.
Spesso nella vita si è soli, e non si riesce a ritrovare il filo delle nostre vite. Il film con delicatezza porta la poesia al centro della vita di una donna in estrema difficoltà. Bisogna però anche rimanere concreti, non facendosi trascinare in una spirale senza uscita.
Il cinema koreano mette al centro il sentimento di un personaggio e ci costruisce un film, che a tratti risulta anche un pò occidentale. I drammi della vita si sostituiscono a quelli della società e si sovrappongono. In fondo Michelangelo Antonioni ce l’ha fatto vedere diverse volte.

Matteo Fantozzi

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