Ashton Kutcher combatte il turismo sessuale

“Ho visto cose che nessuna persona dovrebbe mai vedere. Ho visto un video in cui una bambina, che avrà avuto la stessa età di mia figlia, veniva ripetutamente stuprata da un uomo americano, un uomo che si trovava in Cambogia per turismo sessuale. Questa bambina era talmente condizionata dal suo ambiente, che le sembrava di far parte di un gioco”.

Riportate dal New York Post, sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dall’attore Ashton Kutcher durante un intervento al Congresso degli Stati Uniti, facendo riferimento ad una shockante clip di pedo-pornografia arrivata nella sua organizzazione filantropica Thorn, fondata insieme alla ex moglie Demi Moore ai tempi del loro matrimonio e che lotta contro il traffico minorile, difendendo i bambini vittime di abusi sessuali.

“Ero dall’altra parte della cornetta quando una persona del mio team mi ha telefonato dicendomi che avevano ricevuto una chiamata da parte del Dipartimento di Sicurezza Interna, che ci diceva che una bambina di sette anni era stata violentata e che il contenuto era finito on-line, sul Dark Web. Lo avevano visto e studiato per tre anni, ma nonostante ciò non erano ancora riusciti a trovare lo stupratore, e così hanno scelto di chiedere il nostro aiuto. Eravamo praticamente la loro ultima spiaggia. Immaginate: un attore e la sua fondazione, l’ultima spiaggia di un’indagine così importante. Ho dovuto dire di no ed è stato devastante. Il pensiero continua a perseguitarmi”, ha aggiunto in lacrime, ritenendosi affranto quando le indagini, purtroppo, si rivelarono inefficaci al fine di incastrare il pedofilo.

Per poi concludere: “Nei tre mesi successivi, andavo a dormire pensando a quella bambina che era stata stuprata e al fatto che, se avessi fatto la cosa giusta, forse avremmo potuto salvarla. Se ricevessi quella chiamata, oggi direi di sì”.

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