“Les ogres”: quattro immagini

Les ogres di Léa Fehner (dopo vari passaggi e premi ai Festival : in Italia alla 52. Mostra del nuovo cinema di Pesaro) sarà nelle sale italiane dal 26 gennao 2017, con Cineclub Internazionale Distribuzione.

Nel cast spiccano Adèle Haenel (The Fighters – Addestramento di vita, La ragazza senza nome), la catalana Lola Dueñas (Mare dentro; Parla con lei), Marc Barbé e i familiari della regista: il padre François, la madre Marion Bouvarel e la sorella Inès.

Les ogres è candidato nella categoria “miglior film” ai prestigiosi premi Lumières assegnati, come i Golden Globes, ai migliori artisti del cinema francese e francofono dai giornalisti stranieri di stanza a Parigi: saranno consegnati il 30 gennaio 2017, nel corso di una cerimonia che si svolgerà al teatro della Madeleine.

Sinossi

Quelli della compagnia Davaï Théâtre – una turbolenta tribù di artisti nella quale il lavoro, i legami familiari, l’amore e l’amicizia si mescolano con veemenza, scavalcando i confini tra la finzione del palcoscenico e la vita reale – vanno di città in città, con una tenda in spalla e il loro spettacolo a tracolla. E mettono in scena Cechov.

Nelle nostre vite portano il sogno e il disordine. Sono degli orchi, dei giganti e ne hanno mangiato di teatro e di chilometri…

Ma l’imminente arrivo di un bambino e il ritorno di un ex amante faranno rivivere le ferite che si pensava fossero ormai dimenticate.

E allora… che la festa cominci!

L’entusiasmante colonna sonora del film, composta da Philippe Cataix, contiene anche 24 mila baci di Adriano Celentano.

Léa Fehner è nata il 15 ottobre 1981 a Tolosa. Ha studiato sceneggiatura alla Fémis, laureandosi con lode. Il suo progetto finale di studio, nel 2006, è stato il copione di Qu’un seul tienne et les autres suivront, girato poi nel 2008: il film è stato presentato alle Giornate degli Autori di Venezia e ha vinto il premio Louis Delluc come opera prima.

Con il suo secondo lungometraggio – Les ogres – ha vinto il premio del pubblico “Big Screen” al Festival di Rotterdam. Alla 52. Mostra del nuovo cinema di Pesaro ha vinto sia il premio del pubblico (votato dagli spettatori presenti alle proiezioni delle serate in piazza) sia il premio Lino Miccichè per il miglior film del Concorso Pesaro Nuovo Cinema, assegnato da una giuria di studenti provenienti dai corsi di cinema di varie Università italiane, guidata da Roberto Andò, con la seguente motivazione:

“Per raccontare con efficacia le molteplici sfumature della vita, che prendono forma nella rappresentazione di un variopinto microcosmo; per la sua narrazione acrobatica e dinamica che avvolge lo spettatore in un girotondo di note, colori ed emozioni; per l’incisività dei dialoghi che restituiscono la malinconia dell’esistenza; per farsi specchio sognante dell’essenza artistica della natura umana”.

Ecco a voi quattro immagini del film.

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