I memorabili scrittori inventati dal cinema – parte 1

Tutte e nessuna

Qualche giorno fa avevamo affrontato in più puntate le figure degli scrittori realmente esistiti raccontati al cinema (Parte 1Parte 2Parte 3; Parte 4).

Oggi, invece, iniziamo a dare uno sguardo a quelli maggiormente memorabili che la Settima arte ha provveduto a inventare di suo.

E partiamo direttamente dal periodo del muto per citare l’Harold Meadows interpretato da Harold Lloyd in Tutte e nessuna (1924), diretto a quattro mani da Fred Newmeyer e Sam Taylor.

Film che, tra l’altro, costò al protagonista il pollice e l’indice della mano destra a causa dell’esplosione di una bomba di scena rivelatasi vera.

Infatti, Harold Lloyd, all’apice della sua carriera, intorno alla metà degli anni Venti, nei panni caratteristici di Harold, occhialuto giovanotto, ambizioso e arrivista, sempre teso alla conquista del successo, pieno di risorse e dalle funamboliche prestazioni nel superare gli ostacoli come nel togliersi dai guai, seppe a lungo rivaleggiare, alla pari, con le altre stelle della silent era, come Charlie Chaplin, Buster Keaton, Harry Langdon, contendendosi i favori del pubblico e il titolo di attore più pagato del momento (nel 1921 arrivò a guadagnare circa tre milioni di dollari).

Oltre duecento i film interpretati, tra muti e sonori, nell’arco di tempo che va dal 1913 al 1947, era considerato il re degli scavezzacollo per le ardite interpretazioni che lo vedevano spesso in equilibrio precario in cima a qualche cornicione.

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Ad esempio, il fotogramma che lo ritrae appeso alla lancetta dell’orologio di un grattacielo, sospeso sopra la strada trafficata in Preferisco l’ascensore, (1923) è famosissimo.

Ma quando l’esplosione accidentale della finta bomba gli causò la perdita del pollice e dell’indice della mano destra, purtroppo dovrà coprire la menomazione con uno speciale guanto di protesi.

Una curiosità? Nel film Ritorno al futuro viene citata la scena dell’orologio.

All’inizio del film viene infatti mostrato un orologio con la figura di un uomo appeso a una lancetta, scena poi ripresa nel finale con Doc Brown appeso all’orologio della Torre.

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