I primi venti minuti di “The legend of Tarzan” presentati a Roma

The legend of Tarzan

Un Tarzan bambino in mezzo a scimmie splendidamente ricreate in digitale è ciò che è stato possibile vedere dopo una prima sequenza con le stesse impegnate ad accerchiarne i genitori.
Si è poi passati a un bacio notturno in una capanna tra l’uomo della giungla e l’amata Jane, anticipando un inseguimento e fuga con il Christoph Waltz di Bastardi senza gloria nei panni del capitano bela Léon Rom; che abbiamo in seguito ritrovato a tavola con la donna per minacciarla convincendola a passare dalla sua parte.
Ma soltanto una volta mostrata l’emozionante sequenza di assalto a un treno in corsa effettuata tramite l’utilizzo di liane anche da un cacciatore con il volto di Samuel L. Jackson, inoltre coinvolto in un altro momento in una lotta tra i già citati ominidi.

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Insieme a un conclusivo (e molto distruttivo) assalto da parte di una mandria di gnu inferociti, è tutto ciò che ha costituito i circa venti minuti di anteprima di The legend of Tarzan mostrati alla stampa romana.
Circa venti minuti impreziositi da affascinanti toni dark e da un evidente senso della spettacolarità tipicamente hollywoodiano, i quali lasciano ben sperare nei confronti della pellicola firmata dal David Yates cui si devono gli ultimi quattro capitoli della saga fantasy Harry Potter, in uscita il 14 Luglio 2016 per Warner Bros.
Pellicola che, appunto, riporta nell’ambito della Settima arte l’immaginario personaggio creato dallo scrittore statunitense Edgar Burroughs per farlo incarnare all’Alexanders Skarsgård della serie televisiva True blood, affiancato da una Jane cui concede anima e corpo la Margot Robbie di Whiskey Tango Foxtrot.
Personaggio che, in questo caso, possiede il nome di John Clayton III, Lord Greystoke, in quanto ha lasciato da molti anni la giungla africana per recarsi a Londra insieme alla moglie e ritrovarsi inviato in Congo come emissario del Parlamento… senza sapere, però, di far parte di un pericoloso complotto orchestrato dal già citato Rom.

Francesco Lomuscio

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