A quarant’anni dalla sua uscita nelle sale cinematografiche, avvenuta il 6 aprile 1976, Videa festeggia l’anniversario dell’intramontabile cult della risata tricolore Febbre da cavallo rendendolo per la prima volta disponibile su supporto blu-ray, in versione restaurata.
Con il grande Adolfo Celi in un piccolo ruolo, quindi, è finalmente possibile rivivere nella splendida qualità dell’alta definizione le tragicomiche avventure dell’indossatore morto di fame dal sorriso magico Bruno Fioretti e del disoccupato truffaldino Armando Pellicci, meglio conosciuti come Mandrake e Pomata e che, affiancati dal guardamacchine abusivo Felice alias Francesco De Rosa, sono meglio conosciuti come Mandrake e Pomata.
Un trio con il vizietto delle corse dei cavalli e sempre pronto a scommettere i propri pochissimi soldi a disposizione su quelli sbagliati, offrendo il semplice pretesto per poter consentire al regista Steno (all’anagrafe Stefano Vanzina) di costruire in circa un’ora e mezza di visione la sequela di divertenti situazioni che, tempestate di più o meno grotteschi personaggi, un anno dopo Amici miei di Mario Monicelli (e Pietro Germi) hanno finito per rappresentare il canto del cigno della grande Commedia all’italiana.
Situazioni che vanno dallo stratagemma per non pagare il biglietto del treno a quelli per sfuggire all’imponente creditore Ventresca, passando per la mitica truffa ai danni del figlio del macellaio Rinaldi Otello (“tre chili de trippa e due de budello” viene simpaticamente rimarcato) detto Manzotin, incarnato dal caratterista Ennio Antonelli.
Man mano che, con Gigi Ballista e Mario Carotenuto inclusi nel ricco e valido cast, la tris rappresentata da Soldatino, King e D’Artagnan fornita da Gabriella – fidanzata di Mandrake con le fattezze di Catherine Spaak – arriva a rappresentare uno degli elementi fondamentali che hanno contribuito a consegnare alla storia del genere l’operazione, accompagnata dall’esilarante, storica colonna sonora a firma di Franco Bixio, Fabio Frizzi e Vince Tempera.
Il trailer e una galleria fotografica, infine, corredano il disco.
Francesco Lomuscio
