Il quinto “Tremors” arriva in blu ray

Tremors 5

In Africa quando sorge il sole è meglio che corri, non importa se sei leone o gazzella.
È il consiglio da seguire se si finisce nella complicata situazione al centro di “Tremors 5 – Bloodlines” (2015), quinto capitolo della saga fanta-horror iniziata attraverso il “Tremors” (1990) di Ron Underwood che ebbe per protagonista addirittura Kevin Bacon.
Saga che introdusse mostruose creature simili ad enormi vermi e pronte a risucchiare bestiame e mandriani dal sottosuolo del Nevada.
Creature poi ribattezzate Graboid e destinate ad evolversi progressivamente attraverso i due sequel “Tremors 2 – Aftershocks” (1996) di S.S. Wilson e “Tremors 3 – Ritorno a Perfection” (2001) di Brent Maddock, che le vollero prima bipedi (Shrieker), poi alate (Ass-Blaster); riportate, infine, alla loro forma originaria nel prequel “Tremors 4 – Agli inizi della leggenda” (2003), ambientato nel 1889.
Prequel contemporaneo ad una serie televisiva di tredici episodi e diretto dal già citato Wilson, il quale lascia il timone di regia al Don Michael Paul responsabile di “Lake placid 4 – Capitolo finale” (2012) e “Jarhead 2: Field of fire” (2014) per questa nuova avventura che riporta in scena il celebre cacciatore di mostri carnivori Burt Gummer alias Michael Gross, unico personaggio presente nell’intero franchise.
Un Gummer in questo caso affiancato dal Travis Welker incarnato da Jamie”Scream”Kennedy per catturare un letale Ass-Blaster che sta terrorizzando il Sudafrica; man mano che hanno anche modo di apprendere che è in atto una ulteriore evoluzione degli esseri.
Perché, tra una coppia attaccata sotto la doccia e una tesa sequenza in cucina con annesso chiaro omaggio a “Jurassic park” (1993), stavolta abbiamo tentacoli capaci di staccarsi ed agire indipendentemente; mentre, senza rinunciare agli immancabili effetti digitali, si procede all’insegna dell’azione spruzzata di splatter fino all’ultima mezz’ora di visione che, come vuole la tradizione de “Lo squalo” (1975), si concentra sulla caccia alla sua ferocissima preda.
Con indispensabile ironia a condire il tutto e gli interventi di una ragazza abile nell’utilizzo di arco e frecce che appare quale richiamo alla Katniss Everdeen/Jennifer Lawrence dei quattro “Hunger games” (2012/2015)… al servizio di uno straight to video (come ogni tassello succeduto al capostipite) che è Universal a rendere disponibile su supporto blu-ray italiano corredato di otto minuti di making of, sei di papere e dieci di scene eliminate e prolungate.
Quindi, è arrivato il momento di tornare a tremare in alta definizione!

Francesco Lomuscio

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