Spielberg rivede la sua posizione nei confronti degli action movie

Steven Spielberg

«Per chiarire io non ho mai predetto l’implosione dell’industria cinematografica, ho semplicemente predetto che visto il gran numero di film commerciali che si pubblicano in un’estate — e parlo di quei film di super eroi — succederà prima o poi che uno, due, tre o quattro di loro in successione non facciano successo. Ecco tutto quello che ho detto. Non ho mai detto che l’industria cinematografica sarebbe fallita a causa loro». Così, in occasione della prima mondiale al New York Film Festival de «Il ponte delle spie», suo ultimo film, Steven Spielberg ha chiarito la propria posizione sul futuro dell’industria cinematografica, in quanto circa due anni fa il regista aveva predetto un vero e proprio collasso del cinema a causa di un massiccio investimento sui blockbuster, pellicole dai grandi budget destinate alle masse. Ha ribadito la sua predilezione per film di altro genere come i Western, genere di cui questo cinema non ha le gambe o la longevità e ha proseguito: «Ora queste pellicole trovano un loro inserimento a fianco delle grosse produzioni come quella dedicata alla Regina Elisabetta d’Inghilterra e hanno un loro pubblico o comunque un target abbastanza ampio da incoraggiare un distributore e le aziende cinematografiche a finanziarli. Non parlo solo di film come “Il ponte delle spie”, ma anche di vere e proprie pellicole indipendenti».

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