Koch Media lancia in blu-ray l’inedito “The hunter” con Willem Dafoe

The hunter

Dietro la macchina da presa abbiamo il Daniel Nettheim prevalentemente dedicatosi al piccolo schermo, ma il produttore è lo stesso Vincent Sheehan che già collaborò al finanziamento dell’apprezzato “Animal kingdom” (2010) di David Michôd, storia di un diciassettenne alle prese sia con la sua famiglia criminale che con un poliziotto che potrebbe rappresentarne la salvezza.
Mai distribuito nelle sale cinematografiche italiane e tratto da un acclamato romanzo di Julia Leigh, “The hunter” (2011) approda direttamente su supporto blu-ray – con il trailer nella sezione riservata ai contenuti speciali – per portarci a conoscenza dell’avventura intrapresa dal cacciatore solitario Martin David, ovvero Willem Dafoe, il quale viene assunto dalla potentissima società biotech Red Leaf per mettersi sulle tracce dell’ultimo leggendario esemplare della Tigre della Tasmania, in quanto interessata ad ogni costo al DNA dell’animale.
E sarebbe sufficiente ribadire che, come di consueto, l’interprete del “Pasolini” (2014) di Abel Ferrara riempie lo schermo già tramite la sua semplice presenza; qui non solo impegnato ad esplorare terre selvagge ricche di meravigliosi paesaggi e, allo stesso tempo, di pericoli nascosti, ma anche a vedere complicarsi ulteriormente la propria situazione in seguito all’incontro con Lucy alias Frances O’Connor e i figli di lei Sass e Bike, rispettivamente incarnati da Morgana Davies e Finn Woodlock.
Situazione che, tempestata di verdi foreste, corsi d’acqua e, ovviamente, fauna pronta a finire nel mirino del protagonista, risulta impreziosita non poco da una avvolgente, silenziosa atmosfera di mistero atta a trasformare in efficace, tesa attesa il lento incedere dei fotogrammi.
Atmosfera che, man mano che entra in scena anche una combriccola di ambientalisti, riesce nell’impresa di catturare in pieno l’attenzione dello spettatore… tanto che non possiamo fare a meno di concordare con quanto scritto in proposito da The Hollywood Reporter: “Un film di profonda atmosfera ricco di mistero”.

Francesco Lomuscio

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