Mostra di Venezia – Leoni d’oro alla carriera a Thelma Schoonmaker e Frederick Wiseman

FREDERICK WISEMAN (Director Portrait) by Gretje FergusonSono stati attribuiti a due cineasti statunitensi, alla montatrice Thelma Schoonmaker e al regista e documentarista Frederick Wiseman, i Leoni d’oro alla carriera della settantunesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (27 agosto – 6 settembre 2014). La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera. “L’attribuzione del Leone d’oro a Thelma Schoonmaker – ha dichiarato Alberto Barbera – non intende soltanto sottolinearne i meriti particolari nell’ambito della sua attività artistica, ma contribuisce a rafforzare il senso di un discorso avviato con l’attribuzione della Presidenza della Giuria di Venezia 71 non a un regista, ma un compositore per musiche da film, Alexandre Desplat. Si dice che la realizzazione di un film sia il frutto di un lavoro collettivo, ma di solito è al regista che si tende ad attribuire i meriti principali del successo di un’opera. Se è vero che non è facile distinguere dove inizia e dove si arresta il contributo dei vari collaboratori (direttori della fotografia, sceneggiatori o montatori), è pur vero che l’esito non sarebbe lo stesso senza il loro apporto artistico e creativo in molti casi determinante”. “Il Leone d’oro alla carriera attribuito a Frederick Wiseman – ha proseguito Alberto Barbera – implica a sua volta una duplice finalità. La prima consiste nel riconoscere la grandezza del lavoro di uno dei maggiori autori viventi. Tuttora attivo, in quasi cinquant’anni di attività Wiseman ha dato vita a uno stile originale e a un metodo di ricerca che costituisce una sorta di paradigma personalissimo e innovatore. D’altro canto, la scelta di premiare un documentarista rappresenta un altro tassello dell’intenzione della Mostra di Venezia di segnalare all’attenzione generale figure di artisti non omologate, il cui contributo alla storia del cinema e al progredire del suo linguaggio è di grande importanza, ancorché non adeguatamente riconosciuto”. Thelma Schoonmaker è universalmente riconosciuta come uno dei più straordinari montatori cinematografici, come testimonia il fatto che le siano stati attribuiti tre Oscar (“Toro scatenato”, “The aviator”, “The departed”) e due BAFTA (“Toro scatenato”, “Quei bravi ragazzi”), nel corso della sua lunga carriera. La sua collaborazione con il regista Martin Scorsese è iniziata nel 1967 con il montaggio di “Chi sta bussando alla mia porta?”. Dal 1980 in poi ha montato tutti i lungometraggi di Scorsese fino al recente “The wolf of Wall Street” (2013). Oltre alla sua attività di montatrice, Schoonmaker lavora senza sosta per promuovere i film e gli scritti del regista Michael Powell, suo marito. Con Thelma Schoonmaker è la prima volta che il Leone alla carriera della Mostra di Venezia viene attribuito a un artista del montaggio. Frederick Wiseman è un documentarista indipendente. Ha realizzato trentanove documentari e due film di finzione: opere narrative drammatiche che cercano di ritrarre l’esperienza umana all’interno di una grande varietà di istituzioni sociali contemporanee. Tra i suoi documentari si ricordano “Titicut follies” (1967), “Welfare” (1975), “Public housing” (1997), “Near death” (1989), “La comédie française ou l’amour joué” (1996), “La danse-Le ballet de l’Opéra de Paris” (2009) e “At Berkeley” (2013, presentato a Venezia). Wiseman, che è stato presente sette volte a Venezia, ha vinto numerosi premi tra i quali quattro Emmy, un MacArthur Prize Fellowship e un Guggenheim Fellowship. È anche regista di teatro, dove ha diretto “The last letter”, tratto dal romanzo “Life and fate” di Vasily Grossman, e “Happy days” di Samuel Beckett alla Comédie-Française. La sua opera più recente è “National gallery” (2014), presentata all’ultimo Festival di Cannes.

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